Regia di Curtis Hanson vedi scheda film
Discreto thriller diretto da Hanson, che in seguito farà anche di meglio, che si avvale di una storia solida, probabilmente nel complesso non troppo originale, ma con alcune incursioni interessanti a scompaginare gli equlibri.
Lo sfondo è una città dai grandi vizi come Los Angeles; lo scontro/incontro è tra due personalità, una costituita da un rampante giovane, che dalla vita ha già ottenuto tutto quanto possa desiderare un persona normale, ed una figura ombrosa che entra nella sua quotidianeità, inducendolo a compiere azioni malvagie.
Il tema è gestito con mestiere ed abilità per buona parte della pellicola, peccato solo manchi un po’ di cattiveria in più, soprattutto nella parte conclusiva, e che comunque buona parte delle scene non riesce ad uscire da un filo conduttore fin troppo impresso nella mente dello spettatore.
Insomma ci voleva ancora qualcosa di più per lasciare una traccia più evidente, ma quanto si vede non è affato male, anzi, in alcuni frangenti, riesce a catturare l’attenzione.
Bello per tre quarti, un po’ semplice se vogliamo, ma nel complesso discreto.
Sa gestire la scena, dimostra buone attitudini al genere, perde un pò di colpi nella parte conclusiva.
Più che sufficiente, peccato sia un pò troppo monoespressivo.
Soddisfacente.
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