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Morto Stalin, se ne fa un altro

Regia di Armando Iannucci vedi scheda film

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La recensione su Morto Stalin, se ne fa un altro

di tobanis
8 stelle

Sorprendentemente bello, godibile e appassionante.

Il titolista italiano, si sa, ha grossi problemi mentali, e qua una volta ancora si manifestano. Questo film si intitola La morte di Stalin, dunque, perché farne un titolo così idiota? Nessuno lo saprà mai.

Malgrado la sufficienza con cui è stato trattato dai critici di Film TV, il film è bello. Si narrano le vicende del titolo e dei vari intrighi e tramacci che subito dopo ne derivarono; tutto il film rimane grottesco, come impostazione (satirico, certo, comico di un umorismo nero, e così via). I protagonisti sono i membri del Comitato Centrale, ma non solo, ed è un vero spasso seguirli mentre omaggiano Stalin e tramano tra loro per i loro interessi, proponendo alleanze e cercando di mettere all’angolo gli avversari.

In alcune scene c’è del genio, tipo quando il popolo rende omaggio s Stalin e loro sono tutti lì, attorno al feretro, che parlano solo con l’angolo della bocca, per farsi vedere comunque composti, ma in realtà litigano, tipo “I vescovi? Ma chi cazzo ha invitato i vescovi? Malenkov sei stato tu? Beria? Beria ma che cazzo di idea hai avuto?” Parolacce incluse, perché questi membri ufficiali sono in realtà molto umani, temono le figure di merda che chiamano col loro nome, e così via.

Il tutto è mostruosamente godibile, veramente appassionante, non come dice quel pirlotto del nuovo ministro dell’Istruzione, lui e le sue idee strane: è proprio così, con film come questi, che va insegnata la storia (certo, anche qua ci sono delle licenze, e vanno ricordate). Vedi allora che Stalin era una merda, Beria, il capo della polizia segreta, che liquidava e faceva sparire e uccidere migliaia di persone, un grassone furbissimo ma spietato e stupratore di ragazzine; Malenkov un pagliaccio che sperava di non esserlo, Kruschev un genio, astutissimo, sempre con la parola pronta, Molotov un buono (relativamente, erano tutti delle canaglie), e così via, e poi te li ricordi, altro che i libri a memoria. Da segnalare poi il cast, superbo, siamo a grandi livelli. Il tutto è tratto da una graphic novel. E’ molto divertente poi il fatto che il film non si sia potuto vedere proprio in Russia, dove forse anche dopo 50 anni non hanno fatto i conti col passato… vietato inoltre anche in altre inutili repubbliche ex sovietiche, ma si vede che sono ancora sotto Mosca. Chissà Putin che problemi ci ha trovato, se qua vengono presi per il culo (ma, forse, sono solo visti così come erano) i loro vecchi leader politici, una congrega di criminali per una tradizione che sarebbe continuata, in Russia, a occhio…Definito addirittura come “atto ostile”, “discredito della Patria”, “disinformazione”, “complotto occidentale”, che serietà fuori posto, sti cazzi di russi dovrebbero farsi una risata, ogni tanto.

Bello bello, per me un 7/8, consigliato; ha vinto l’European film award come migliore commedia del continente; è piaciuto molto alla critica di tutto il mondo, tranne quella che seguo io…E’ piaciuto pure al grande pubblico, e a me.

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