Forse risulterebbe offensivo, ma non a torto, dire che Woody Allen fa lo stesso film da diversi anni, ma non credo che ci sia in questo momento, a parte lui, qualcuno che possa permettersi di farlo.
Solamente chi ha una padronanza totale del testo, dell'immagine cinematografica, ma che poggia solidamente su di un impianto teatrale, ha la possibilità di abusare di pochi ma solidi elementi, creando abili variazioni sul tema.
Woody Allen nella sua filmografia ci ricorda, con elegante sarcasmo, che la storia non cambia da millenni; con in mano una clava, uno scettro, un mazzo di carte o di banconote, ed anche nella miseria più assoluta, l'essere umano per quanto voglia apparire evoluto o emancipato, deve far i conti con la propria natura, con il conflitto già narrato dalle tragedie classiche fino ai conflitti morali descritti dai grandi scrittori russi dell'Ottocento.
Per il regista il destino dell'uomo è strettamente legato alle passioni. Ma è un destino al quale comunque non può sottrarsi, in quanto è incapace di vivere in uno stato di continua evoluzione, o di cambio.
L'adattamento è la sua forza e la sua condanna.
Quali sono i personaggi amati dal regista?
La ragazza giovane ed attraente, civettuola, istintiva ed audace, alla ricerca dell'avventura, del pericolo, ma anche dell'uomo più maturo ed intellettuale.
La donna matura, la madre che convive con gli errori del passato, che ha rinunciato ad una carriera probabilmente poco promettente da attrice ma meno monotona della vita in cui si ritrova, che ha rinunciato all'artista giramondo consolandosi con l'uomo pratico e sofferente.
Il bagnino aitante con ispirazioni da intellettuale, che gioca le stesse carte ammaliato dalla disperazione e dalla follia della donna matura, ma ancor di più dalla sensualità e dal carattere incosciente della giovane ragazza.
E tanti personaggi comprimari tanto cari ad Allen, i malavitosi in gessato, il bambino piromane, il padre inabile al comando. Tutto ambientato a Coney Island, che vive l'inesorabile degrado degli anni '50.
La ruota delle meraviglie (Wonder Wheel) è da vedere soprattutto per la magnifica interpretazione di Kate Winslet, che accosta con maestria il suo personaggio a due dive del passato, che meglio hanno descritto la gelosia morbosa, la follia e la frustrazione, come Bette Davis, in particolare in Eva contro Eva, e Gloria Swanson (Viale del tramonto). Da vedere.
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