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C'eravamo tanto amati

Regia di Ettore Scola vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su C'eravamo tanto amati

di GIMON 82
10 stelle

Un fiume denso di riflessioni,sogni e (dis) illusioni questo è "C'eravamo tanto amati",una poesia malinconica di un pezzo di storia italiana.Tre amici Gianni,Antonio e Nicola fanno parte di quella "meglio gioventu'" che ha resistito e lottato per un futuro migliore,ma che non ha raccolto nulla dei propri sogni.Questa storia abbraccia 30 anni di storia italiana,dalla liberazione agli anni di piombo.Scola supera dunque se stesso in un fantastico affresco  melo' con un tocco di "commedia all'italiana",una regia antologica la sua,coadiuvata da una sceneggiatura di grande spessore e da una fotografia rigorosa,perfetta nel cogliere il meccanismo da flashback passato-presente.Il cast di questo film sublima alla grande questo exploit da metacinema in un crescendo di emozioni che non lasciano indenni,una storia che è quella passata,presente e futura di tutti noi,con Gassman che rappresenta l'arrivismo,Manfredi l'Italia generosa e "pacioccona",Satta Flores "l'intellighenzia" sfrontata,le illusioni dei tre su un utopico futuro idealista si infrangeranno sull'insorgere di un paese che diventera' disonesto e cialtrone e che ha le sembianze di Romolo Catenacci (un fantastico Aldo Fabrizi) palazzinaro arrichito,un ritratto impietoso il suo,una di quelle "maschere" che paradossalmente godono di un aura immortale."C'eravamo tanto amati" è un grandioso omaggio al cinema,una commedia melo',ma anche un amara riflessione politica che esalta dei contenuti populisti,ancora una volta il regista attacca duramente la borghesia tra cinismo e grottesco,il borghese di Scola è l'ignorante arricchito,che tra "porchettate" e ruberie illecite è destinato alla solitudine,il personaggio di Gianni (Gassman) è la metafora di tutto cio',il simbolo di una generazione sconfitta,l'arrivismo e la ricchezza non valgono quanto un valore e un ideale sembra dirci la morale del film,la divisione dei 3 amici alla fine è la sublimazione di tutto: di un utopia inquinata da altri "ideali" che per questo ha fallito.......

Sulla trama

Tre amici Gianni,Antonio e Nicola durante la guerra hanno fatto parte della resistenza partigiana,finita la guerra i tre si ritrovano e si contendono l'amore di Luciana,una ragazza di provincia con velleita' artistiche.Tra utopie e sogni infranti le loro storie si intrecceranno in un affresco italico che attraversa trent'anni di storia,dei tre solo Antonio riuscira' a costruire un qualcosa (sposando Luciana),Gianni diventera' un ricco borghese tradendo i suoi ideali e Nicola avra' fallito nelle sue ambizioni intellettuali scribacchiando recensioni di cinema su un giornale...

Su Ettore Scola

Questo film è la sua massima espressione artistica,una regia superlativa,che si serve di elementi da metacinema per un affresco malinconico e poetico del nostro paese.Scola dimostra con questa pellicola di essere uno dei massimi registi di film con componenti sociali e politiche che con un tratto caustico e grottesco rende i suoi film dei pezzi unici ed indimenticabili......ANTOLOGICO.

Su Nino Manfredi

Interpreta ottimamente un personaggio che suscita molta simpatia perche' è quel pezzo d'Italia bonaccione che crede in qualcosa,Antonio è parte di quel populismo di altri tempi che oggi non esiste piu'.........GENEROSO

Su Vittorio Gassman

Quando l'idealismo diventa arrivismo......il mattatore in una stupenda interpretazione,uno dei ruoli piu' complessi della sua carriera ma anche uno dei migliori.Gianni tradisce i suoi ideali ma in fondo rimane un personaggio con un fondo di romanticismo e lo dimostra alla fine del film........CONTRADDITORIO.

Su Stefania Sandrelli

Interpreta quello che gli si confa' senza strafare,dopotutto il personaggio di Luciana non è come quello degli altri tre,ma rappresenta l'animo femminile fragile e complicato....ONESTA.

Su Stefano Satta Flores

Strepitoso nel dare vita ad un intelettuale a tratti nevrotico,ma è irresistibile....peccato per questo attore che avrebbe dato molto di piu' al nosto cinema........NERVOSO.

Su Aldo Fabrizi

Magnifico in un ruolo cinico e memorabile,la sua maschera è perfetta nell'incarnare quella del palazzinaro ignorante e arricchito,un personaggio a tratti odioso ma che Fabrizi nella sua grandezza riesce a rendere anche comico......GRANDIOSO.....

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