Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film
Il Filo Nascosto è, almeno per me, il film più atteso dell'anno perché vede il ritorno della coppia Paul Thomas Anderson e Daniel Day Lewis dopo l'intenso Il Petroliere.
Lo attendevo perché il regista torna a parlare d'amore dopo il bello e originale Ubriaco d'amore che ho rivisto di recente.
Lo attendevo perché è un film di un grandissimo potenziale narrativo.
Al centro della storia c'è la storia d'amore tra Raymond W...oodcock raffinato stilista che vive il suo lavoro in modo maniacale, perfezionista in ogni cosa che riguardi la sua vita legato in maniera ossessiva alla sorella e al fantasma di sua madre (e il titolo originale Phantom Tread ne nasconde le sue reali manie) e la sua nuova musa Alma una cameriera conosciuta nell'albergo di campagna dove trascorre una vacanza dal suo mondo, una ragazza bella quanto semplice e fuori dal quel contesto alto borghese (da vedere la scena della rumorosa colazione per credere)
Più che all'amore contorto, malato e quasi incomprensibile tra i due il regista punta sulla descrizione di questi due personaggi quasi incompatibili tra loro.
Lui preso dal suo ego, dalle sue ritualità, dai suoi disegni e dai suoi vestiti, come se non solo l'abito faccia il monaco ma che l'involucro sia più importante del contenuto.
Lei che all'inizio pare una timida musa indirizzata dal suo Pigmalione si trasforma ed esce allo scoperto rivelandosi una donna che alterna sguardi dolci a taglienti parole, ossessioni al limite del morboso che ne mostrano la sua pericolosità.
Il regista mette tutto in scena con un'eleganza al limite del narcisismo creativo quasi come il suo protagonista.
La ricerca della perfezione per il vestito della principessa Mona Braganza, la festa in maschera ma sopratutto l'incontro dei due protagonisti a Capodanno quasi ad evidenziare il filo a doppio nodo che li lega e li legherà per sempre.
Però, c'è un però......per me Il Filo Nascosto è un film da altissimo potenziale ma inespresso perso in una freddezza di fondo che accompagna tutto il film.
Non si riesce a capire quale sia la vera chiave di lettura che il regista.
Tra un thriller dell'anima o un dramma ossessivo di un amore malato.
Così del capolavoro atteso rimane un buon film ben girato, ben interpretato ma senza un'emozione coinvolgente e travolgente che ti faccia vivere il film più di cuore che di testa.
E per le mie aspettative è un vero peccato dare un 6,5 a un film che avrebbe meritato molto di più.
E sinceramente anche noi spettatori
P.S. Adesso sono pronto a essere linciato
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta