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Lady Bird

Regia di Greta Gerwig vedi scheda film

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La recensione su Lady Bird

di Furetto60
7 stelle

Buon film di formazione. Debutto per la giovane regista Greta Gerwing

Christine è una problematica diciasettenne,che rifiuta il suo nome di battesimo, per usarne uno che si è scelto,più sofisticato e ambizioso: Lady Bird, con cui pretende di essere chiamata. In questo pseudonimo, c’è l’intima necessità di un’altra identità, l’aspirazione a esprimere un’altra se stessa, che non coincide con la Christine percepita dal mondo in cui vive. Nata e cresciuta a Sacramento, in California, dove non succede nulla di interessante, Christine  si sente prigioniera, in un ambiente,che non le si confà, poco stimolante. Obbligata a frequentare una scuola cattolica, a coltivare amicizie poco soddisfacenti, sogna di trasferirsi in una grande città cosmopolita della costa orientale ,tipo New York. Giunta all'ultimo anno di liceo, essendo  la sua domanda di ammissione al college cui aspira, povera di crediti, la ragazza è costretta a iscriversi ad un  club teatrale del suo liceo

Ispirata da un incontenibile senso di ribellione, caratterizzata da una indisponente indole anarchica e motivata da una spasmodica ricerca di autodeterminazione, che sogna di realizzare lontano da casa, Christine troverà nel teatro un habitat ideale, ove fare nuove amicizie e nuove esperienze, nel frattempo vive un burrascoso rapporto conflittuale con una madre, apprensiva, e scettica sulle sue capacità e soprattutto realista, preoccupata delle scarse risorse economiche,deve far fronte sul piano economico, alla perdita del lavoro del marito,quindi è costretta a sobbarcarsi un doppio impegno, dunque si accontenterebbe per la figlia di un lavoro dignitoso, mentre il padre pur non disponendo di mezzi economici, si sforza di andare incontro ai grandi sogni di Christine.

La storia è ambientata nell'ultimo anno di scuola prima del college, un periodo delicato negli "States", perchè segna il momento di emancipazione dalla famiglia d'origine e termina con il fatidico ballo scolastico, al tempo stesso temuto e agognato, in quanto cartina al tornasole, per misurare la propria popolarità presso gli altri studenti, .

Ha un’amica vera, Julie obesa troppo per essere “cool”, infatti abita dalla parte “sbagliata” della ferrovia, quella dei perdenti, ha un piccolo ruolo in un musical sconquassato e soffre il suo stato fisico. Christine  persuasa di essere di altro livello, ma incompresa, soprattutto dai genitori, insorge spesso contro di loro e contro la consorella Sarah che, incassa brillantemente le “cattiverie” che Christine perpetra anche a suo danno. Alla disperata ricerca di se stessa, cercando di essere diversa, a partire dal colore dei capelli, declina in modo distorto il desiderio di essere amata, non riuscendo a renderlo compatibile, con la smania di protagonismo e con la necessità di accettazione sociale e sbaglia, ferendo a volte le persone sbagliate.

L'attrice e sceneggiatrice Greta Gerwig è al suo debutto, con una bella storia di formazione , ispirata in parte ad eventi autobiografici e nata dal desiderio di dedicare un film alla sua città natale, Sacramento, periferica capitale dello Stato di California, 

La regista è stata brava a scegliere come   protagonista, Saoirse Ronan, alla quale ha affidato il ruolo di goffa e maldestra, tipico di chi vivendo in una piccola provincia, soffre di un complesso d’inferiorità, restituendo un periodo in cui tutti sono stati più o meno svagati e hanno provato o sognato ad  essere diversi da quello che sono. Lady Bird ha vinto due premi al Golden Globe,ha ricevuto cinque nomination agli Oscar. Non ha raccolto niente. In sostanza , pur essendo un film riuscito, non è certamente più memorabile di pellicole dedicate ai giovani, come le recenti “Mommy” di Xavier Dolan, o “Un amore di gioventù di Mia Hansen-Løve,o ” Juno” di Jason Reitman, senza chiamare in causa vecchie pellicole mitiche, come “I quattrocento colpi (1959) di François Truffaut” Gerwig dimostra di avere stoffa e le carte in regola per crescere artisticamente, ma una statuetta per la regia sarebbe stata troppo.

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