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Assassinio sull'Orient Express

Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film

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La recensione su Assassinio sull'Orient Express

di Furetto60
7 stelle

Ottimo remake, di un classico giallo di Agata Christe, già portato al cinema da Sidney Lumet.

Negli anni Trenta,quelli dell'Art déco e del turismo esotico, Hercule Poirot, il celebre investigatore,atteso a Londra con urgenza, trova sistemazione, sull'Orient Express.Durante il pranzo,gli si avvicina un losco  uomo d'affari ,Samuel Ratchett, che vorrebbe ingaggiarlo come sua temporanea guardia del corpo,poichè ha ricevuto delle minacciose lettere anonime.Poirot declina l'invito,sapendo che costui è un losco trafficante  di opere d'arte, per lo più false. Ma una valanga e un omicidio, lo distolgono dai suoi piccoli piaceri.Gli illustri passeggeri a bordo del convoglio bloccato da una tormenta,in quella che oggi è la ex Jugoslavia,vengono  riuniti nel lussuoso vagone ristorante, apprendendo che un atroce assassinio,si è consumato durante la notte:Ratchett  è stato pugnalato con dodici coltellate,nel suo scompartimento. Mister Bouc, il direttore del treno preoccupato della polizia e dello scandalo, chiede a Poirot di risolvere il caso,prima deli inquirenti,dovrà dunque identificare,l'assassino che è sicuramente tra  i tredici passeggeri,ognuno dei quali, si verrà poi a scoprire aveva ottimi motivi, per voler eliminre il sordido Ratchett.

Poriot, geniale invenzione della regina del giallo,Agata CHristie,è un personaggio carismatico,riflessivo e ironico,ma anche cinico e pessimista,dall'indole filosofeggiante,è un detective straordinario, dotato di intuito, spirito d'osservazione e capacità di comprensione delle debolezze dell'animo e delle sue meschinità,sviscerando delitti, tradimenti e varie nefandezze del genere umano. Nelle sue geniali ricostruzioni c'è sempre,una dolente e angosciante valutazione, sulla enorme malignità della natura umana, un modo unico di inquadrare i vizi tanti e le poche  virtù degli uomini, nella maggior parte dei gialli della mitica narratrice c'è questa incredibie figura.

La  più celebre inchiesta di Hercule Poirot, costituisce un canovaccio  irresistibile  per l'autore inglese Branagh,che sceglie per sé il ruolo principale. Munito di un cast strepitoso,si cimenta con successso in questo sfarzoso remake,a memoria ricordo il primo adattamento del giallo di Agata Christie,diretto da Sidney Lumet, un grande capolavoro, che peraltro si ispirava ad un reale fatto di cronaca nera avvenuto in quel periodo.

Questa versione moderna,dall'impianto  teatrale,molto ambiziosa, è tecnicamente  raffinata,con buone tecniche  fuori campo, filmando dall'alto, dal basso, dall'esterno,dovendo  utilizzare spazi necessariamente angusti.Molto efficace, Il piano sequenza in stazione ad esempio, che mostra Hercule Poirot attraversare il vagone senza interruzione fino alla sua cabina, rivelando col suo movimento e la sua durata, la contiguità dello spazio.

Branagh utilizzando attori consumati, prova a dare vita a uno spettacolo cinematografico colorito,vivace ed avvolgente, cercando di sorprendere lo spettatore più per la plasticità delle immagini, il ricorso a inquadrature digitali spericolate,e a paesaggi da cartolina illustrata,del tipo da favola esotica, che con il racconto, che peraltro  già conoscono in tanti.

Il risultato al di là delle tante critiche che ho letto,è molto efficace e il film molto piacevole.

 

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