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L'apparizione

Regia di Xavier Giannoli vedi scheda film

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La recensione su L'apparizione

di amandagriss
7 stelle

 

Venire a capo della verità è impresa ardua;

nello svolgersi ed avvilupparsi degli accadimenti la fede vacilla, il dubbio che insinua aprendo crepe arriva a sentirsi mancare il terreno sotto i piedi;

c'è chi crede, chi ha un disperato bisogno di credere e rafforzare la sua fede, chi, per mestiere e forma mentis, di mantenersi razionale;

ma il film ha l'intelligenza e l'umiltà di non propendere per nessuna di queste posizioni;

dipana con i modi del thriller serrato un racconto lucido, articolato eppure mai veramente complicato, che ha l'onestà (da non confondere con la debolezza) di svelare il mistero insolvibile impregnato di un'umanità disarmante e commovente insieme, e di scartare coraggiosamente la facile ma anche più prevedibile soluzione (per un prodotto d'essai) del finale sospeso, quello lasciato all'interpretazione del singolo, che risulterebbe più appropriato e gradito ai palati intellettualmente chic.

Perché il film va oltre la diatriba tra fedeli e scettici, puntando ad una verità incontrovertibile: al di là dei differenti punti di vista, presenti tra gli stessi uomini di scienza (c'è chi è aperto all'ipotesi del soprannaturale), di quello che anima il protagonista (un grande Vincent Lindon), giornalista che insegue i fatti, per il quale la verità è ciò che i suoi occhi vedono, da documentare e fissare in uno scatto per consegnarla all'eternità, la condizione umana è permeata da un'entità superiore, che invisibile aleggia sulle nostre teste -chi la chiama dio, chi la identifica in qualcos'altro- preposta a guidare gli eventi, ad unire ed annodare destini tanto diversi e lontani tra loro, a mostrare un percorso che dalla nostra ottica (bassa) di creature piccole e limitate non può che apparire nebuloso quando non del tutto oscuro, incerto, fallace, e invece si rivela tassello fondamentale di un disegno assai più ampio che la mente umana non può contenere, luminoso e privo di zone d'ombra, cristallino come la verità custodita in un'istantanea.

Per dire che alla fine tutto torna e i cerchi, finalmente, si chiudono.

 

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