Regia di Ruben Östlund vedi scheda film
Ero curiosa di vedere il film che ha vinto il Festival di Cannes.Devo dire che ne sono rimasta delusa .Il tema è particolare: un ironico sguardo sull' arte contemporanea che ti fa riflettere e temere che al peggio non c è fine .
Christian un uomo belloccio e di successo, è il curatore del museo Royal a Copenhagen. .La sua vita viene sconvolta dal furto del cellulare e dei documenti a opera di ignoti .Cosi col suo collaboratore rintraccia il segnale del luogo dove potrebbe essere, e spedisce a ognuno dei condomini una lettera minatoria, allo scopo di riuavere i suoi beni .Da li prendono via degli eventi imprevisti che porteranno il caos nella sua vita comoda e facile.
Intanto per pubblicizzare il nuovo spazio espositivo, un quadrato di amore dove tutti devono avere gli stessi diritti e doveri, viene creato e mandato sul web un video con una mendicante bambina, che fa una brutta fine .Le polemiche della stampa e le critiche del pubblico spingeranno l ' uomo verso le dimissioni.
Film strano, mai scontato , che sorprende, ma con troppe lungaggini e ripetizioni Il protagonista è veramente credibile e pure Dominic West è bravissimo , ma non basta .La scena del suo rapporto con la giornalista e quella in cui l' uomo scimmia irrompe durante una serata di gala, lasciano perplessi , per non dire seccati .Non dico che sono scene ripugnanti, ma quasi .
Forse dovevano divertire, ma a me non è successo . Comunque non è un film anonimo .
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