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Cassandra Crossing

Regia di George Pan Cosmatos vedi scheda film

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La recensione su Cassandra Crossing

di trebby
10 stelle

30 luglio 1992 fa un caldo cane, l'afa è assfissiante e ''mamma rai'' pensa bene di somministrare all'accaldato popolo italiano il secondo  film ad alta tensione in prima serata nel giro di 17 giorni. Per la cronaca il 13 luglio precedente la rai trasmise in prima serata ''u-boot 96'' film ''ad alta tensione'' di Wolfgang Petersen. Avevo 9 anni e mio padre che di anni ne aveva 37 disse a mia madre:''stasera guardiamo questo film uscito quando ero giovane''. Quelle parole mi inquietano dal momento che guardare un film del 1976 con Sofia Loren nel '92 è come guardare oggi un film del 2000 con la Bellucci, mi spaventa dover dire che nel 2000 ero giovane. Ricordo che la visione di questo film mi trasmise uno stato d'ansia e tensione spasmodico, e anche adesso se lo rivedo mi fa un certo effetto. Tutto merito del regista Jon Pan Cosmatos che sembra essersi ispirato ad un racconto di Dino Buzzati dove i protagonisti stanno viaggiando in treno e si spaventando notando dai finestrini che la gente sta andando nella direzione opposta alla loro quasi cercando di scappare ad una fantomatica minaccia. Il regista mette qua e la dettagli inquietanti ma allo stesso momento semplici, ad esempio la scena in cui la Loren nota che il treno non si ferma e che in ogni stazione ci sono nugoli di poliziotti. Un'ansia ed una tensione che montano continuamente, a nove anni faticavo a capire le cause di questo stato d'inquietudine, ora invece a distanza di quasi 25 anni ho notato che il regista ha disseminato nel film elementi apparentemente banali ma inquietanti, come il terrorista pallido, sudato e febbricitante che si aggira toccando tutto e tutti, oppure il cane malato dettaglio che quella remota sera d'estate di tanti anni fa mi inquietò parecchio. Il film rientra nel filone catastrofista degli anni 70, ma forse questa pellicola trasmette uno stato d'ansia che gli altri film non trasmettono, l'ansia e la claustrofobia paradossalmente sono presenti anche in ''u-boot 96''.  Ottima anche la scelta di far vagare il treno in giro per l'Europa, stranamente ogni volta che vedo questo film finisco anch'io nel giro di un anno  per percorrere il medesimo percorso attravarso il cuore dell'Europa compiuto dal treno nel film.  Dettaglio inquetante il 4 dicembre 2002 quando ho visto questo film per la terza  volta su la7 ho pensato:''questo treno tocca Strasburgo e Norimberga, che bello sarebbe visitare quelle città'', manco a farlo a posta nel giro di 90 giorni ero a Strasburgo e Norimberga. Bel film sempre bello da rivedere.

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