Regia di Daniele Misischia vedi scheda film
Un interessante horror italiano ....
Un noto manager , almeno tanto odioso quanto importante , rimane bloccato dentro all' ascensore del suo ufficio proprio mentre per le strade di Roma si diffonde una letale epidemia ... Produrre un film horror è ormai una cosa parecchio rara nel nostro Paese , specialmente se si parla di uno splatter . Credo , a memoria mia , che sia dagli Anni 80 che in Italia non si faccia un film di zombie che arriva nelle sale cinematografiche . Invece il giovane regista romano Daniele Misischia , sotto l' egida protettrice e produttrice dei Manetti Bros. , non si tira indietro e confeziona una discreta pellicola di genere . L' ambientazione estremamente claustrofobica ( il 90 % del film è girato nello spazio ristrettissimo di un ascensore ! ) poteva essere un handicap ed invece , almeno per buona parte della sua durata , si rivela una carta vincente , con il protagonista , rinchiuso involontariamente in uno dei pochi posti sicuri della città , che lentamente comprende l' orrore che sta divampando tutto attorno . Il ritmo è alto e la tensione cresce drammaticamente ma , paradossalmente , è proprio quando entra in scena un secondo personaggio che il film ha un' evidente stasi e si appesantisce , anche a causa di dialoghi non proprio riuscitissimi , anzi parecchio banali . Molto convincente l' interpretazione del protagonista assoluto , Alessandro Roja , e piuttosto efficaci pure gli effetti speciali splatter , nonostante l' evidente basso budget di cui questo film può disporre . Comunque , fatta la media tra l' azzeccata prima parte e la seconda palesemente più moscia , restiamo sempre ben al di sopra della sufficienza , diciamo sul 6,5 / 7 ...
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