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Hostiles - Ostili

Regia di Scott Cooper vedi scheda film

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La recensione su Hostiles - Ostili

di Souther78
10 stelle

La dimostrazione che si può fare ancora buon cinema, cinema che arricchisce gli spettatori e rimane dentro, capace di emozionare e coinvolgere, iniziando e finendo dalle e con le persone.

Film intenso e commovente, esempio di un cinema che non esiste più. E' un viaggio nell'animo umano, prima che nella storia travagliata dei nativi americani e dei loro rapporti con gli statunitensi.

Il regista fonde in modo sublime, alternandole, inquadrature ampie di paesaggi magnifici (lode alla fotografia, incantevole) a primi piani che documentano l'eccellente interpretazione dei protagonisti. Qui il dolore non è accennato, sottointeso, o edulcorato, ma gridato, vissuto, sofferto. Negli occhi del soldato. Negli occhi della moglie e madre di famiglia. Negli occhi del "nemico". Il dolore non ha bandiere nè colori. Le distanze sfumano, osservando più da vicino gli "ostili", gli altri da noi.

Personaggi misurati, recitazioni corporee: qui tutto si vede e si tocca. Le parole servono, ma gli sguardi, i gesti, il dolore espresso (così come quello trattenuto), parlano più di tutto il resto.

La dimensione hollywoodiana classica è remota: gli affetti si esprimono nelle lacrime, o in un abbraccio appena accennato, o in un viso appoggiato a sfiorare l'altro. 

La dimostrazione che si può fare ancora buon cinema, cinema che arricchisce gli spettatori e rimane dentro, capace di emozionare e coinvolgere, iniziando e finendo dalle e con le persone.

Una riflessione esistenziale acuta e profonda, che ci costringe a guardare dentro, a ripensarci in chiave critica, e a ripensare i concetti di bene e di male, per realizzare che siamo ciò che siamo stati, ma anche ciò che possiamo diventare.

Ogni personaggio rappresenta una scelta esistenziale differente, e un modo di porsi ben preciso rispetto al passato: c'è chi non sa metterlo in discussione, e continua imperterrito a ripetere gli stessi errori. C'è chi ne diventa consapevole, ma non è in grado di affrontarne il peso. C'è chi, invece, riesce a farne tesoro per andare avanti e oltre. In questo senso Hostiles è un'opera esperienziale, poichè non offre morali pronte e confezionate, ma preferisce raccontare immedesimando lo spettatore, affinchè il viaggio dei protagonisti diventi anche il suo. Soltanto scaraventandoti in quel "qui e ora", sembra sapere il regista, è possibile "costringerti" a elaborare le tue conclusioni e trarre la morale, non come nozione, bensì come esperienza.

Da guardare con calma, con la voglia di e la disponibilità ad immedesimarsi.

 

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