Regia di Robert Rodriguez vedi scheda film
Alita- l'angelo della battaglia - è il riuscito adattemento dell'omonimo manga di Kishiro, edito qui da noi nel lustro 90- 95, che racconta attraverso una potente distopia la ribellione al sistema governativo partendo dal basso, dai cyborg e dal pianeta di ferro, la nostra terra, divenuta la discarica di Zalem, città futuristica sospesa nell'etere, e sogno irraggiungibile della feccia umana e non. Da qui la storia della cyborg Alita, ex combattente ora senza memoria, trovata in una discarica e riportata in vita dallo scienziato Ido, che proverà a ribaltare le cose.
Cameron produce affidando, dopo circa dieci anni in cui il progetto rimase in cantiere, la regia a R.Rodriguez che se la cava egregiamente, seppur sviluppando un progetto su commissione.
Alita è interpetata dalla giovane Rosa Salazar , che attraverso la facial motion capture restituisce allo spettatore sentimenti ed emozioni rendendo quasi indolore l'impiego della CGI. Ma in generale il livello tecnico è impeccabile e sorprendente, non solo nelle scene di azione.
Quindi Intrattenimento di pregievole fattura dicevamo, ma non solo: Alita è un ibrido a cui è rimasta la coscienza, un robot che si pone domande sul proprio futuro , che prova sentimenti, piange e si innamora. Fantascienza etica perciò, in cerca di risposte su di se, un po' come Ghost in the Shell, altro manga prestato recentemente al cinema. Ciliegina sulla torta una serie di comprimari da leccarsi i baffi, su tutti Ed Skrein nei panni del mercenario Zapata.
Se è piaciuto anche all'autore del manga ci sarà un motivo no?
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