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Ammazzavampiri

Regia di Tom Holland (II) vedi scheda film

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La recensione su Ammazzavampiri

di Utente rimosso (cinerubik)
6 stelle

Mescolare commedia e horror è l'intento (mantenuto) del film Fright Night di Tom Holland, titolo tradotto (in Italia) in Ammazzavampiri per cercare di dare un taglio "commerciale" al lavoro, quasi un punto di contatto e di giunzione con gli acchiappafantasmi di Ivan Reitman. Il film funziona, soprattutto grazie ai ritmi veloci, divertenti e alla struttura che caratterizza la sua prima metà. Dopo l'ora di visione si avverte un improvviso rallentamento ma ormai lo spettatore è assorbito dagli eventi e una buona dose di azione lo traghetterà fino ai titoli di coda. Un film, Ammazzavampiri, che si divide tra il ruolo di cult anni ottanta e quello di primo gradino (per molti adolescenti dell'epoca) verso l'horror. La trama racconta di come Charlie (WILLIAM RAGSDALE), un liceale appassionato di programmi del terrore, rimanga scosso nel vedere trasportare una bara nello scantinato della casa del suo nuovo vicino, l'affascinante ed elegante Jerry Dandrige (CHRIS SARANDON); questo fatto, unito ad alcune sparizioni di splendide donne nella zona, convince il ragazzo che Jerry sia un vampiro e lo spinge a chiedere aiuto ad un cinico e materialista Peter Vincent (Roddy McDowall), protagonista di Fright Night, il suo programma horror preferito. L'insieme sembra ispirato (alla lontana e con le dovute proporzioni) a La Finestra sul Cortile, film capolavoro, con il quale condivide però soltanto lo spunto iniziale. Holland, in seguito sarà il fautore del ciclo de La Bambola Assassina (Chucky) che avrà tra i suoi protagonisti lo stesso Chris Sarandon e di miniserie tv come The Langoliers (tratto da un libro di Stephen King). Ammazzavampiri si avvale di effetti speciali "vintage", senza ausilio di computer e "fotoshopping" ma ricchi di trucchi e colori che visti adesso fan quasi sorridere ma che con la giusta dose di apertura di vedute riescono a convincere e a render bene l'idea di quanto siano stati importanti gli anni ottanta a livello cinematografico. Il film, inoltre, vanta un sequel e un remake: sto parlando di Ammazzavampiri 2 e Fright Night -Il vampiro della porta accanto-. Giudizio finale: poco impegnativo, ironico, spaventoso. Sulla locandina al cinema c'era scritto che "esistono buone ragioni per aver paura del buio": il me stesso bambino se ne ricorda bene mentre all'adulto ha fatto piacere rivivere per un paio d'ore queste atmosfere.

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