Regia di Jaume Collet-Serra vedi scheda film
Un treno di pendolari: gente che si conosce, anche solo di vista, da anni, e di cui si ritiene di sapere tutto. E se uno di quei passeggeri fosse in realtà una minaccia?...
Dispiace vedere che Liam Neeson, che secondo me è un buon attore, sia ormai confinato allo stesso ruolo da anni. Un ruolo da vendicatore-giustiziere che a quasi di 70 anni di età, lifting a parte, non solo gli sta stretto, ma gli risulta anche piuttosto incongruo.
La premessa del film basata sulla routine quotidiana, fatta di gesti azioni e parole ripetute all'infinito tra lo scorrere delle stagioni, di tempo che passa coi ragazzi che crescono, gente che invecchia tra le angherie della vita (i licenziamenti, certi rapporti umani) è la parte più interessante del film. Quando comincia la fase dell'azione, con una sceneggiatura che ha molte lacune (verisimiglianza a parte), e accenna a citazioni filmiche (vedi ad esempio Cassandra Crossing) il film perde di mordente, perdendo ogni originalità.
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