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Death Note

Regia di Adam Wingard vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Death Note

di AndrewTelevision01
2 stelle

Nat Wolff

Death Note (2017): Nat Wolff

Nonostante mi senta offeso dal fatto che abbiano totalmente distrutto la filosofia del soggetto originale, ho voluto lo stesso recensire questo aborto mancato di Netflix, piattaforma "internettiana" che a tratti non sopporto, ma per altri motivi. Voleva essere un teen horror? Non lo é neanche perché.. NON É UN HORROR! Io non sono solito a sentirmi "frustato" dell'adattamento cinematografico di un libro o un fumetto, o qualsiasi altra cosa, ma qui sono costretto a dovermi arrabbiare. Come si fa a scendere così in basso? Mesi fa uscirono i teaser trailer del film e già vedevo che qualcosa non andava: l'aspetto fisico dei personaggi era diverso. Light (Nat Wolff) non é più il ragazzo serio, determinato ma soprattutto minaccioso della trama originale, ma un perfetto americano medio, timidissimo e con un'espressività pari a zero. L (Keith Stanfield) é nero: non si tratta di razzismo qui, ma in un film americano non può mancare un personaggio di colore che rappresenti colui che dovrebbe affrontare, in questo caso, il protagonista, e chi ha visto l'anime sa di cosa sto parlando. É un politically correct molto ma molto fastidioso, inserito a random perché comodo agli americani (anche se é già ridicolo di suo rendere i personaggi originali in stile americano). Non a caso, nei primi 20 minuti si fanno riferimento al fatto che Kira in giapponese voglia significare "Killer" e si parli in lingua giapponese: é un modo presuntuoso di ricordare l'opera originale. Ma oltre al whitewashing, L cammina e non sta seduto come fa spesso, se non SEMPRE nell'anime e non. Viene visto raramente mangiare cioccolato o comunque cibo che lo a ragionare, che secondo appunto la logica del personaggio, é ben riuscito. E una cosa che mi ha molto colpito é che in una scena, L viene visto cazzeggiare poco prima dell'arrivo di una notizia di cronaca: ma no! Nonostante non accada nulla, L é e deve essere comunque interessato alle indagini e non cazzeggia, ma continua: e il difetto più grave é proprio quando viene a sapere una notizia... Si arrabbia come non mai e l'espressione del personaggio é orribile, ma non proprio come quella di Light quando vede per la prima volta Ryuk. E ora parliamo del demone Ryuk, interpretato da Jason Liles (in computer grafica), ma doppiato da William Defoe. Ora.. non so quanto l'hanno pagato Defoe per doppiare un personaggio importante, se non uno dei migliori e ufficiali, della storia, e penso che, dopo aver visto le critiche, si sia nascosto in un paese isolato vicino la Nuova Zelanda.. prima di tutto, il personaggio di Ryuk viene messo nel dimenticatoio e riappare ogni venti minuti per due secondi e non solo: il suo personaggio viene messo in penombra per un motivo a noi sconosciuto! Sinceramente, preferisco il Ryuk della parodia "Pen Pineapple Apple Pen"; perlomeno lì é realistico.

Keith Stanfield, Nat Wolff

Death Note (2017): Keith Stanfield, Nat Wolff

Un motivo per non surclassare del tutto questo abominio é il personaggio di Mia (Margaret Qualley), chiamatosi originariamente Misa. Rispetto all'anime, dove era particolarmente fastidiosa, qui sembra avere più carattere di Light, anche se interpreta una cheerleader e non un'idol. E infine.. il padre di Light, James (Shea Whingham), chiamatosi originariamente Soichiro: uno dei personaggi più inutili del film. A parte il fatto che non capisco come mai nel film venga detto, senza specificazione, che la madre di Light sia morta da molto tempo, e tra l'altro viene usata come scusa (da parte di Mia) per incoraggiare Light ad uccidere.. ma complimenti! E poi non é presente Sayu, la sorella minore di Light.. é morta anche lei? Parlando della trama: estremamente diversa dall'originale, tenta in ogni modo di assomigliarci ma cade in abbissi profondissimi. La regia é molto televisiva ed é molto strano da un regista che ha realizzato ben più di 10 pellicole. Nessuno aveva chiesto la realizzazione di questa pellicola: io speravo in qualcosa di più, ma questo film non si regge in piedi nemmeno di striscio. Ridicolissime certe scene, registicamente parlando si intende, ma soprattutto le espressioni dei personaggi principali: prive di emozioni, in particolare la faccia del personaggio di Light. Ho odiato sopratutto la scena iniziale che, volutamente, rispecchia una versione dell'avvento del quaderno in maniera casuale, ma soprattutto insensata. Non vi é, come nell'anime, un monologo iniziale da parte di Light sulla questione che il mondo faccia schifo per i criminali e altro: prima dell'avvento del quaderno, Light é soltanto un ragazzo timido e molto tormentato, ma non vuole uccidere nessuno perché non lo pensa minimamente, ma in meno di 10 minuti Ryuk stesso incoraggia Light ad uccidere... Piango. Che poi, come per "La Torre Nera", se questo film fosse visto da un casual watcher, verrebbe comunque ritenuto un film oggettivamente mediocre, ma fa ancor più male se visto da chi ne sa qualcosa sulla trama. 

Inopportuno e ridicolo.

2-.

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