Per questo film devo esprimere due giudizi diversi, e decisamente in contrasto tra loro.
Un giudizio davvero molto positivo sull'originaltà; sulla trama, avvincente e congruente; sulla costruzione della personalità dei personaggi, decisamente molto ben caratterizzati, in particolare la rudezza della protagonista. Il film, che non è neanche propriamente un gallo, si guarda tutto d'un fiato senza momenti di pausa o di stancheza, molto d'azione.
Giudizio pessimo invece dal punto di vsta morale. Più che in tanti altri film statunitensi (che comunque presentano in genere marcatamente questa caratteristica), è veramente difficile imbattersi in un personaggio che possa definirsi equilibrato e sano di mente, e comunque con una minima capacità di discernere il giusto ed il bene dal male e dall'ingiusto. Si salvano solo lo sceriffo (pur suicidatosi) con la sua famiglia; la giovane e ingenua nuova compagna dell'ex marito della protagonista (di cui rimarco la citazione "la violenza genera violenza", che forse è proprio quello che tutto il film vuole dimostrare); il pubblicitario (che in ospedale offre da bere a colui che l'ha buttato dalla finestra, dopo averne ricevuto le scuse); e, forse, il pastore ed il nuovo sceriffo.
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