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Regia di Andres Muschietti vedi scheda film

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La recensione su It

di alexio350
6 stelle
Stephen King è da annoverarsi tra i più grandi scrittori americani contemporanei. Sicuramente la sua dote principale è una immaginazione senza pari e, nei tempi migliori, la capacità di creare delle storie crudeli, appassionate e coinvolgenti - talvolta veri incubi ad occhi aperti. La sua scrittura mi è sempre parsa particolarmente cinematografica, anzitutto perché la speculazione filosofica, per così dire, rimane in secondo piano oppure è implicita: nelle sue avventure le cose accadono, e accadano visivamente, seppur solo nell’immaginazione del lettore. Eppure, sono pochi i film veramente buoni tratti dai suoi romanzi, tenendo presente l’infinito patrimonio di storie che ci ha regalato, ognuna delle quali è potenzialmente la piattaforma per una sceneggiatura di alto livello. Viene in mente, anzitutto, Shining di Stanley Kubrick, vero capolavoro. Ma Kubrik, oltre a essere un genio, era un regista particolare che prendeva da un romanzo solo l’embrione di un’idea, per poi stravolgerla e farne quello che voleva. Fece così anche con la storia di King, e la mutò, destando le perplessità dello stesso scrittore che, come risaputo, si epresse criticamente nei confronti del film. Molte altre pellicole notevoli dai romanzi di King non ne sono state tratte. Si possono ricordare i discreti Le ali della libertà Stand by Me - Ricordo di un’estate, tratti rispettivamente da due racconti presenti nella raccolta Stagioni diverse; si può ricordare Il miglio verde. Non molto altro. 
 
Tutta questa lunga premessa per dire che anche questa trasposizione di It è stata, per me, una mezza delusione. Per carità, il film si fa vedere, è un discreto risultato, tre stelline di valutazione le merita. Ma resta l’impressione che con il mega-romanzone di Stephen, un’epopea di oltre mille pagine, si sarebbe potuto fare molto altro. Chiunque l’abbia letto e amato lo sa bene: King non è soltanto uno scrittore horror, ma uno scrittore a trecentosessanta gradi. E It non è solo un romanzo horror ma è anche un romanzo sull’infanzia, sull’amicizia, sui rapporti di coppia, sul tempo che passa ecc. ecc... Tutto questo confluisce nel film ma in maniera piuttosto piatta e bidimensionale, e non emoziona. D’altro lato, la parte horror fa paura, ma fino a un certo punto: si poteva osare di più, al netto di qualche buon effetto speciale. Insomma, si tratta solo di un compito sufficientemente ben svolto. Va detto che questo film si ferma a metà del libro, riguarda solo la parte in cui i protagonisti, ancora bambini, affrontano il mostro, tagliando fuori la parte in cui lo affronteranno, di nuovo, da adulti. Vediamo se il secondo capitolo ci regalerà, magari, qualcosa di meglio. 
 
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