Regia di Silvio Soldini vedi scheda film
L'ultima opera di Silvio Soldini "Il colore nascosco delle cose" presentato fuori concorso alla 74esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, è la storia di un incontro tra Emma un osteopata non vedente e il pubblicitario Teo.
Soldini prosegue il suo percorso intrapreso con il documentario "Per altri occhi – Avventure quotidiane di un manipolo di ciechi". Ci racconta le vite due 40 enni che vivono due mondi diversi, Emma donna caparbia, fragile che lotta ogni giorno per la sua indipendenza, con alle spalle una storia sentimentale finita con l'amaro epilogo della separazione. Teo un uomo sicuro di se concentrato soltanto sulla carriera di creativo, in perenne e compulsiva connessione con il mondo. Lui, che non riesce ad avere delle storie sentimentali durature, si avvicina ad Emma per gioco e per scommessa, incuriosito da questa donna che coglie le sfumature delle cose senza riuscire a tracciarne i contorni.
Emma, interpretata da un'eccellente Valeria Golino, è una donna forte, autonoma, che ha saputo reagire al dramma della cecità arrivata a soli 17 anni, rialzandosi prontamente dopo aver raschiato il fondo esistenziale.
Silvio Soldini pennella due protagonisti agli antipoti, lei sicura e materna, lui bugiardo e indeciso, all'interno di una storia d'amore prevedibile eppure centrata. Il punto debole del film è una sceneggiatura che in diversi punti perde spazio temporale e non riesce a dare ritmo perdendosi su se stessa. Un pregio da non sottovalutare è una rappresentazione dell'handicap diversa dal solito, meno stereotipata, più umana e quotidiana.
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