Regia di Nanni Loy vedi scheda film
Tra i migliori film degli Anni '70 e tra i capolavori di Nanni Loy. Questo tragicomico kafkiano, narra la parabola di un geometra italiano, Giuseppe Di Noi, che sposatosi in Svezia, fatto carriera e procreato un primogenito, decide dopo 6 anni di tornare al Bel Paese per passare una vacanza con la famiglia. Una volta arrivato alla frontiera verrà invitato "per pura formalità" ad accomodarsi in diversi posti, fino ad arrivare inspiegabilmente in prigione. Scaraventato a destra e a sinistra, passano le settimane e i mesi, e Giovanni, lontano da moglie e figlio, si ritrova ancora a non conoscere la causa del suo arresto. Poi un giorno gli viene detto che è in attesa di giudizio per la denuncia di aver commesso un omicidio di un cittadino tedesco, la quale persona non è assolutamente conosciuta da Giovanni e non a nulla a che fare con lui. A oltranza subirà l'ir di dio senza poter uscire di carcere, finchè un giorno finalmente tutto si risolverà per il meglio, ma la sua salute mentale ne avrà ormai risentito piu' del dovuto fino a rendere quella vacanza la piu' indimenticabile della sua vita. Trauma terrificante. Straordinario, come sempre, l'interpretazione del grande Alberto Sordi la quale pellicola gli valse l'Orso d'Oro a Berlino e il David di Donatello in Italia.
Straordinario. Chapeau et laude.
Ottimo
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