Regia di Trey Edward Shults vedi scheda film
Da parte mia è difficile stroncare il film ma capisco anche chi lo fa: strade già percorse, riflessioni meglio articolate, ritmo più sostenuto, storia meglio sviluppata. Che poi non si tratta di storia poco sviluppata ma di una scelta voluta a non spiegare assolutamente nulla o quasi. Epidemia? Sicuro. Pericolo concreto? Può darsi: il cane corre ad inseguire qualcosa nei boschi. Pericolo astratto? Anche: non si vedrà mai nulla. Porta rossa? Metafora di un confine: l'ignoto. Va bene, tutto di facile lettura ma
gli attori sono bravi e la fotografia è eccellente. La tensione pulsa sempre di un'angoscia imminente. Il finale lascia "soli", fino ad aspettare una morte ineluttabile, per tutti. Non lo esalto, ma non si può neanche bocciare una roba simile al giorno d'oggi!
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta