Regia di Ernst Lubitsch vedi scheda film
Una delle più belle commedie della storia del cinema. Il cielo può attendere visione obbligatoria, per il vero appassionato.
Il cielo può attendere Stati Uniti d'America 1943 la trama: Appena passato a miglior vita Enrico Van Cleve racconta al Diavolo probabilmente la storia della sua vita. Da ragazzo viziato e coccolato dai genitori da buon figlio unico, e’ stato iniziato molto presto ai piaceri edonistici da Mademoiselle una giovane cameriera francese. Ha amato tante bellissime donne, restando però sempre fedele alla moglie Martha Strable. Il Diavolo comunque dopo la sua “deposizione”, non ritiene giusto che il Van Cleve e’ degno di essere ospitato nel girone dei dannati ed anzi lo dirotta in Purgatorio, dove verrà valutato, per poi essere dirottato “Destinazione Paradiso”. La recensione: Il cielo può attendere (Heaven Can Wait) è un film diretto da Ernst Lubitsch. Sceneggiatura di Samson Raphaelson. Casa di produzione Twentieth Century-Fox. Fotografia di Edward Cronjager. Musiche di Alfred Newman. La colonna sonora è impreziosita da alcuni brani de La vedova allegra. Pellicola basata sulla commedia teatrale Birthday, di Leslie Bush-Fekete, il film racconta con deliziosa ironia, il racconto di tutta la vita di un grande seduttore, che si trova, dopo la vita terrena alle soglie dell'inferno, a sottoporre il suo comportamento in vita al giudizio dell'aldilà, unico giudice supremo. Fu l’unico film girato da Lubitsch in technicolor. 1944 - Premio Oscar Nomination Miglior film Nomination Miglior regista ad Ernst Lubitsch Nomination Miglior fotografia ad Edward Cronjager, senza incredibilmente vincere nulla. Il cielo può attendere e’ un grandissimo film, un pezzo di bravura di un raffinato e geniale regista, che si divide con Billy Wilder, il ruolo di Dio del cinema, questo film è una delle più belle commedie del panorama filmico mondiale. In questo film rinuncia al suo amato bn, ma il risultato rimane in ogni caso magnifico. Il film inizia quando Enrico Van Cleve si trova a tu per tu con il Diavolo. L’interpretazione di Don Ameche e’ eccellente, che favoloso attore che fu. Lo ricordo volentieri in Una poltrona per due del 1983 di John Landis. Fu in questo film che vidi per la prima volta il magnifico Don Ameche ormai anziano in coppia con Ralph Bellamy. Nel corso degli anni ho cercato di recuperare alcuni suoi film. Molto brava anche la splendida e dolcissima Gene Tierney che interpreta l’amata e fedele moglie Martha. Ottima la prova anche di Charles Coburn, che interpreta simpaticamente il ruolo del nonno Hugo, di assoluto valore anche la parte di Louis Calhern nel ruolo di Randolfo il padre e buon ultima Signe Hasso in un piccolo ruolo, ma molto importante e significativo nel film, quello di Mademoiselle, la cameriera che svezza il signorino Enrico. Il riferimento a Faust e’ atto dovuto, con la visione particolare di Lubitsch. Un film permeato da una soave leggerezza classica cara allo stile inconfondibile del regista, il divertimento per il pubblico quindi è assicurato. Molte scene in apparenza drammatiche risultano leggere, grazie a dialoghi stupefacenti, tutto è straordinario in questo film ed oserei dire perfettamente calibrato. Un film che commuove ed emoziona, per tutta i cento minuti della sua durata. Il finale sembra unico piccolo neo tirato via alla meglio, forse per intromissioni dei produttori, in ogni caso questo film è di diritto tra i più belli della settima arte ed è da vedere e rivedere, per apprezzarlo nel suo nitore. Si chiama “La grande bellezza”, per citare il nostro Sorrentino. Un film simile, non un remake fu Il paradiso può attendere del 1978 diretto da Warren Beatty e Buck Henry un gran bel film di successo, ma lontano anni luce dal prototipo originale. Interpreti e personaggi Gene Tierney: Martha Strable Van Cleve Don Ameche: Enrico Van Cleve Charles Coburn: Hugo Van Cleve Marjorie Main: signora Strable Laird Cregar: Sua Eccellenza Spring Byington: Bertha Van Cleve Allyn Joslyn: Alberto Van Cleve Eugene Pallette: E.F. Strabel Signe Hasso: Mademoiselle Louis Calhern: Randolfo Van Cleve
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