Regia di Luca Guadagnino vedi scheda film
Guadagnino mette mano al capolavoro di Dario Argento creando un film che ha una visione e struttura autonoma. Tecnicamente impeccabile, eccellente da un punto di vista scenico e fotografico, il film sembra tuttavia girare in tondo e perdersi poco alla volta per strada, restando su come un bellissimo quadro senza cuore. Mentre la trama rimane indefinita (si capisce vagamente che c’è una guerra tra streghe dietro la facciata della scuola di danza, ok, ma niente di più) le emozioni si fanno sempre più rade mentre si arriva a un finale liscio che poco aggiunge alla vicenda. Molto mestiere, poco sentimento, troppo incentrarsi sugli orrori della scuola senza creare (in più di due ore) un minimo di pregresso o di contorno, il che riduce il tutto a una sorta di messinscena dal gusto gotico o manieristico. Pur con i limiti suddetti, si tratta comunque di un horror coraggioso, almeno nel piuttosto stantio panorama italiano.
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