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Una questione privata

Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Una questione privata

di axe
6 stelle

Riduzione cinematografica dell'omonimo romanzo di Beppe Fenoglio. Durante la guerra di liberazione italiana, in Piemonte, un partigiano, nome di battaglia Milton, raggiunge una villa in campagna, ormai deserta, desideroso di rivedere il luogo che fu teatro, circa un anno prima, di un innamoramento tra lui ed una giovane di famiglia ricca, a quel tempo sfollata. Appreso dalla domestica che, in quel periodo, Giorgio, un ulteriore frequentatore della casa, probabilmente aveva intrecciato un rapporto con la stessa ragazza, il protagonista decide di rintracciare l'uomo, anch'egli partigano, per chiedere conto della cosa. Immediatamente dopo, però, Giorgio è catturato dagli uomini della brigata nera locale. Pertanto Milton improvvisa un'azione per liberarlo, prima cercando inutilmente di procurarsi un nemico, poi rapendolo, per effettuare uno scambio di prigionieri. Non riesce però nel proprio intento, ed anzi provoca una rappresaglia; successivamente, nel corso di un'azione di contrasto alla guerriglia, abbandona i suoi e, ormai persa la ragione, si reca presso la villa, che trova piena di fascisti. Scoperto, si dà alla fuga. Riesce a distanziare gli inseguitori, e cade in terra esausto. Premettoo che non ho letto il romanzo, pertanto non posso fare confronti con la versione cartacea; posso affermare di aver trovato aspetti positivi e negativi in questo racconto. Tra i primi, la valida evocazione di un contesto sociale frammentato e precario. Persone che si conoscono ed in passato hanno convissuto finiscono per trovarsi su fronti opposti e per uccidersi a vicenda in nome di interessi ed ideali che non sempre appartengono loro - connotato, questo, comune ad ogni guerra civile. Tra gli attori, apprezzabile Luca Marinelli, il quale dà conto dell'irrequietezza del protagonista Milton, giovane intellettuale costretto dagli eventi all'impegno nella lotta partigiana, tenacemente legato alla propria natura ed al proprio passato; passionale e determinato. Meno convincenti gli altri attori. Tra gli aspetti negativi, ho riscontrato una certa "artificiosità" delle immagini. I personaggi appaiono infatti molto curati, puliti, quasi tranquilli; le ricostruzioni di interni ed esterni, anche quelle coinvolte direttamente nei combattimenti, troppo pulite ed integre. Non sembra uno scenario di guerra, piuttosto una piccola comunità di montagna che ospita esercitazioni militari. Se ciò non intacca le validità della ricostruzione della vicenda umana vissuta dal protagonista - e raccontata tramite luminosi flashback - un anno prima e del contesto sociale del tempo dei combattimenti, puo' sminuire, tuttavia, la portata della drammaticità degli eventi narrati. La conclusione del film lascia incertezza circa la sorte del protagonista, così come il romanzo. Rilancia comunque una testimonianza su emozioni e sentimenti che in molti devono aver vissuto ormai molti decenni fa e meritano di essere tramandati.

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