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Omicidio all'italiana

Regia di Maccio Capatonda vedi scheda film

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Julia1994

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La recensione su Omicidio all'italiana

di Julia1994
7 stelle

Acitrullo non è un paese per giovani. 

Con i suoi sedici abitanti, tutti anziani, l'assenza di nuove tecnologie, un alto tasso di analfabetismo, Acitrullo non è decisamente un paese per giovani.
Lo sanno bene il sindaco Piero Peluria (Maccio Capatonda) e il vicesindaco, suo fratello Marino (Herbert Ballerina) che si ritrovano a dover inscenare un omicidio pur di portare un po' di notorietà alla loro cittadina, grazie al turismo e all'interesse crescente dei media.
Il loro piano riesce in pieno, e Acitrullo si ritrova invasa da turisti curiosi, poliziotti che tentano di indagare e giornalisti di punta che prendono il loro posto, prima tra tutti Donatella Spruzzone (Sabrina Ferilli) con la troupe del celeberrimo programma "Chi l'acciso?".
Finalmente Piero e Marino possono dirsi soddisfatti: sono riusciti nell'intento di donare luce alla loro piccola amministrazione, rendendola celebre quanto Cogne, Avetrana...



Il surrealismo di Omicidio all'italiana fa sorridere amaramente: Questa realtà parallela è più vicina al vero di quanto vorremmo e di quanto dovrebbe essere. 
Sembra di vedere sulla scena una sorta di rappresentazione di Cattiva, celebre testo di Samuele Bersani, che nonostante abbia compiuto ben quattordici anni è estremamente attuale.
Siamo davvero un popolo affascinato dal turpe, andiamo in vacanza in luoghi di famosi delitti del passato, postiamo un selfie con un truffatore, permettiamo ad un assassino di diventare testimonial di qualche prodotto che verrà messo sul commercio.
Una tendenza che non va a scemare, e che anzi è talmente riconosciuta e riconoscibile da diventare parte fondante della trama di un film.

 L'abilità di Maccio Capatonda, come già dimostrato nel suo primo lungometraggio (Italiano medio del 2015) consiste nel trattare in maniera del tutto insolita, ironica e sfacciata temi importanti, consentendo delle sue pellicole più letture: Temo che non tutti capiranno realmente la volontà di denuncia del regista (e co-sceneggiatore), oggi come due anni fa, e si limiteranno a una forte risata di fronte alle battute dei protagonisti.

Il film è caratterizzato da citazioni più o meno evidenti a canzoni e film, da battute divertenti e da riflessioni mascherate sotto la comicità del tutto originale a cui ci hanno abituato i personaggi di Maccio.
Una commedia grottesca che lascia con l'amaro in bocca.

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