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L'arcano incantatore

Regia di Pupi Avati

Con Carlo Cecchi, Stefano Dionisi, Arnaldo Ninchi, Andrea Scorzoni Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (4)

Trama

1750. Giacomo Vigetti, seminarista, deve lasciare Bologna per evitare la condanna per aver messo incinta e fatto abortire una giovinetta. Tramite una vecchia dama in odore di stregoneria ottiene un salvacondotto e parte per la Toscana, per lavorare al servizio di un misterioso personaggio: un ex parroco, allontanato dalla Chiesa per i suoi esperimenti che gli valsero la definizione di "arcano incantatore", condannato a vivere isolato con la sola presenza del segretario. Giacomo deve appunto sostituire il vecchio scritturale appena morto. Superato il terrore iniziale, il giovane si convince che gli esperimenti del suo maestro non sono affatto demoniaci, e comincia a sostenerlo nei suoi studi sui poteri telepatici.

Commenti (11) vedi tutti

  • Horror suggestivo e inquietante.

    leggi la recensione completa di Carlo Ceruti
  • Avati con quest'opera sembra voler omaggiare gli horror-gotici di Bava e Freda degli anni 60'. Potro' sembrare esagerato, ma lo considero uno dei migliori horror italiani, e perche' no, anche del panorama internazionale. Atmosfera, ambiguita', splendida ambientazione e un finale da brividi. Il tutto realizzato con due soldi e quattro attori.

    leggi la recensione completa di Donapinto
  • Riuscita l'ambientazione e la fotografia. Per il resto, abbastanza noioso, per nulla pauroso o horror. Sceneggiatura pasticciata e audio del parlato a volte indecifrabile. Rende bene il senso di sporco e precarietà di quei tempi oscuri. Assolutamente niente a che fare con i capolavori di Avati.

    commento di ezzo24
  • non basta mettere le vocine sussurranti per avvicinarsi a "La casa dalle finestre che ridono", che era ben altra cosa rispetto a questo innocuo e noiosissimo film, non scherziamo...

    commento di giovenosta
  • Si respira un'atmosfera gotica, anche se la trama prende una svolta per il poco interessante,colpa  di una sceneggiatura un po’ scialba e a tratti farraginosa.voto 5-

    commento di wang yu
  • meraviglioso, un raro film di terrore. Bava e Avati sono stati i veri ed unici registi di film di terrore: niente o poco splatter ma tanta suspence e paura.

    commento di lonestar
  • Questa volta l'ennesima incursione nell'horror gotico di Avati è in costume. Le atmosfere sono azzeccate ed inquetanti, il finale è un pò particolare, sospeso tra ambiguità non del tutto chiare…

    commento di LIBERTADIPAROLA75
  • Bel film,con le giuste atmosfere gotiche e quella buona dose di horror all'italiana che richiamano in parte l'irraggiungibile "La casa dalle finestre che ridono".

    commento di galaverna
  • Bello. Mi è piaciuta soprattutto l'ambientazione.

    commento di Utente rimosso (metallopesante)
  • Grande ritorno di Avati all'horror. Come Zeder, vi rimarrà impresso nella capoccia per tanto tempo.

    commento di ronk
  • Avati si dimostra superiore a certe baracconate d'oltreoceano, con questo film fa passare lungo le nostre schiene dei veri e sani brividi!

    commento di Keiser Soze
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

GIANNISV66 di GIANNISV66
10 stelle

Ancora una storia Horror per Pupi Avati, regista bolognese specializzato in ritratti di amicizia e amore nella sua Emilia ma che ogni volta che si accosta al cinema di genere (la terza in questo caso, o forse la quarta considerando anche Voci Notturne) lo fa con grande abilità. Dopo l'ambientazione nel delta padano della Casa dalle Finestre che Ridono, questa volta sono i boschi e le… leggi tutto

13 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

mm40 di mm40
6 stelle

Avati torna al vecchio amore, quello per l'horror - diciamo - 'patinato'. I suoi film 'neri' sono lavori dalle atmosfere tenebrose, nei quali però non si rintracciano scene particolarmente macabre, sanguinolente o abusi di effetti speciali: la bravura del regista bolognese sta anche in questo, nel saper rendere l'inquietudine della storia e dei suoi protagonisti anche senza usare mezzi… leggi tutto

1 recensioni sufficienti

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2019
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2011
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GIANNISV66 di GIANNISV66
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2010
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notoburattino di notoburattino
8 stelle

che grande regista pupi avati. spendiamo pagine e pagine attorno alle qualità dei registi e al fatto che sappiano o meno realizzare film con dei budget risicati, eccovi un regista che dei milioni non sa che farsene. l'horror di avati è fatto di luoghi di colori, di sapori, di piccoli particolari fuori posto, di inquietudini sottiili. un'atmosfera unica quella ricreata nelle…

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mm40 di mm40
6 stelle

Avati torna al vecchio amore, quello per l'horror - diciamo - 'patinato'. I suoi film 'neri' sono lavori dalle atmosfere tenebrose, nei quali però non si rintracciano scene particolarmente macabre, sanguinolente o abusi di effetti speciali: la bravura del regista bolognese sta anche in questo, nel saper rendere l'inquietudine della storia e dei suoi protagonisti anche senza usare mezzi…

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2009
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hallorann di hallorann
10 stelle

Il regista bolognese Pupi Avati possiede almeno tre anime cinematografiche, una è quella sentimental-minimalista-nostalgica a cui appartengono UNA GITA SCOLASTICA, FESTA DI LAUREA, IL TESTIMONE DELLO SPOSO, IL CUORE ALTROVE; una seconda acre e cattiva come il dittico REGALO DI NATALE e LA RIVINCITA DI NATALE; la terza è quella horror più sporadica nella sua ricchissima…

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Federale di Federale
10 stelle

A mio avviso l'horror perfetto. Storia magnificamente impregnata di splendore gotico e ricostruzione puntualissima del 700 bolognese. Tempi, inquadrature, luce, musiche, effetti speciali, recitazione. tutto al di sopra degli standard del tempo.

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Recensione
2007
2007

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zederfilm di zederfilm
8 stelle

Innanzitutto chiariamo che qui Il nome della rosa non centra nulla, non come qualcuno asserisce. Il film che segna il ritorno al gotico del Maestro dopo i due precedenti Casa dalle finestre che ridono e Zeder, è un perfetto esempio di cinema di suspence, creata da atmosfere e situazioni, con l'apporto di un attore unico come Carlo Cecchi e suggellata da una bellissima colonna sonora di Pino…

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Recensione

howl di howl
4 stelle

tutto la trama si snoda intorno alla lotta contro un Maligno di mutevoli sembianze;horror italicosu base religiosa ben lontano dai fasti del Nome della Rosa.Pupi Avati non è all'altezza delle sue grandi opere ke lo hanno reso celebre anke oltreoceano.

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