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Gli intrighi del potere. Nixon

Regia di Oliver Stone vedi scheda film

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La recensione su Gli intrighi del potere. Nixon

di lamettrie
8 stelle

Un gran bel film, perché fa capire la reale dimensione americana: un impero sul mondo, per quanto contrastato, le cui logiche di potere sono del tutto illegali, non meno illegali dei suoi nemici. Tutto il vero potere è basato su scandali, coperti con una retorica penosa, ma comunque sufficiente a convincere l’elettorato, che quindi si mostra sempre autolesionista. Tra i meriti, c’è anche quello di mostrare come tale vincente delinquenza politica sia perpetrata in modo bipartisan: da democratici e repubblicani, come a dire centrodestra e centrosinistra.

Altro merito è mostrare come il presidente degli Usa (che viene ritenuto l’uomo più potente della terra) in realtà non sia che il dipendente, e quindi in ultima istanza servo, della grande finanza. “Ricordati chi ti ha messo lì”, gli rammentano. Nixon a un certo punto si illude di poter far la voce grossa contro l’elite di ricchissimi, di poter dare lui le carte a loro: infatti, tempo pochi mesi e gli scandali lo travolgono in modo definitivo. La morale è chiara: banchieri e grandi imprenditori sono gli unici che determinano tutto (e nella società di massa non può che essere così, purtroppo, da cent’anni ad oggi, con i miliardi che ci vogliono per campagne elettorali che almeno sperino di essere vincenti).

Pur con il rischio dell’enfasi che Stone ha sempre percorso, con alterne vicende, va dato atto che la resa di Nixon è favolosa: un malato di mente che Anthony Hopkins pennella in grande stile, come mostrano le smorfie, lo sguardo spiritato, il suo passare immediatamente dalla tensione profonda al sorriso fiducioso, il suo stare incassato, i suoi segni di vittoria forzati… il classico caso in cui potere e ricchezza non danno felicità.

Un ritratto onesto, profondo e affatto scontato che riecheggia quelli che, ad esempio, Tacito ha reso di alcuni imperatori romani, che avevano infatti un potere simile, e tanti dei quali si erano creati con immensa fatica il proprio potere, palmo a palmo, con grande realismo, audacia, falsità e sofferenza mentale come questo Nixon. E il cast è all’altezza. Lo è Stone, con tutti collaboratori che si è scelto: tutti costoro hanno creato un grandioso, veridico, istruttivo, affresco corale sul vero potere del mondo contemporaneo.

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