Regia di João César Monteiro vedi scheda film
Un film assolutamente folle, ma con robusto contenuto, da parte di un artista che si è rivelato tardi e che è morto troppo presto. "La commedia di Dio" narra le passioni e le perversioni (tra le quali, non ultima, una collezione di peli pubici femminili), fino all'inevitabile caduta, di João De Deus, gestore della gelateria "Paradiso" di Lisbona. Il film di Monteiro ha lungaggini e momenti di stanca, ma anche dialoghi intelligenti, e scene da pazzo genialoide, come quando il protagonista sodomizza la cameriera ("Signor João, ma lei me lo sta mettendo nel culo!" "Sì."), oppure come quando la vicina va a chiedergli del prezzemolo e João le consegna una rapa: una scena che sembra uscita da "Aspettando Godot" di Beckett.
Un film che ogni cinefilo dovrebbe vedere, e che incuriosisce sulle altre opere del regista portoghese (1934-2003), del quale avevo visto soltanto "Ricordi della casa gialla" (1989), a mio modesto parere migliore di questo. Ma "La commedia di Dio" resta assolutamente da vedere.
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