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Io ballo da sola

Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film

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La recensione su Io ballo da sola

di SatanettoReDelCinema
2 stelle

Per la regia di Bertolucci, un film sopravvalutato a prescindere solo per il grande nome che c'è dietro, che si rivela essere un fumoso esercizio senza idee.

Io me li immagino i panciuti e compiaciuti critici “professionali e d’alta classe” che appena partono i titoli di coda pensano di aver visto un banalissimo sceneggiato di stampo televisivo di quelli che mandano in onda dopo Il segreto su Canale 5 e hanno già la penna in mano pronti ad annotare il voto minimo possibile della loro scaletta valutativa. Poi però rileggono il nome del regista, tale “signor Bernardo Bertolucci”, lasciano andare la penna e applaudono gridando all’ennesimo capolavoro del buon Bernardo.

Deve andarne orgoglioso il cinema italiano?

Beh….sì se pensiamo che comunque stiamo parlando del regista di Il conformista, L’ultimo imperatore e i due Novecento, tutti film belli e d’alta classe per carità, ma se poi da qui dobbiamo poi arrivare a considerare immortali per forza anche i suoi altri film che sono per lo più scemenze incredibili dal contenuto estremamente vacuo a quel punto la mia fiamma d’orgoglio si spegne.

Di Bertolucci ho già recensito due film, a cui ho dato entrambi come voto 0/10, tali Ultimo tango a Parigi (aka Il film più sopravvalutato della storia universale) e The Dreamers - I sognatori (aka Il nulla cinematografico più totale).

Fortunatamente erano i due peggiori, e ora che li ho levati di torno non ne parlerò più….forse.

Comunque questo Io ballo da sola non è che sia tanto meglio.

Non è un film da 0 per elementi sparuti e tra loro slegati quali una giovane avvenente Liv Tyler, qui neanche troppo scarsa (ha fatto interpretazioni ben peggiori).

Il resto del film non si salva, sempre che film si possa chiamare.

La storia è un incrocio di varie situazioni degne delle peggiori soap-opera italo-brasil-argentine dei miei maroni ed è infarcita di ogni possibile stereotipo e luogo comune sull'Italia (roba che manco la declinante Lina Wertmuller riuscirebbe a pensare).

Gli interpreti secondari sono decisamente svogliati e demotivati (e stiamo parlando di un cast di tutto rispetto), e anche diretti in maniera decisamente svogliata e demotivata da Bernardone, del quale si percepisce l’agonia nel girare un filmaccio simile, salvo quando ci deve infilare una scena di sesso, perché lì, agonia o non agonia, si percepisce di nuovo lo sguardo da vecchio arrapato che già si percepiva in The Dreamers (e in Ultimo tango, del quale la storia che sta dietro alla scena di sodomia ne è la prova).

Insomma Bertolucci è un direttore d’orchestra che sfodera qualche acuto, per poi dirigere con una mimica corporea rigida anonima e monotona un’orchestra sbandata e sgavarrata.

Nella sua debole regia si dissolve totalmente il potenziale fascino della campagna senese.

 

Concludendo…..no, quasi quasi non concludo come solito.

Dopo tutto che altro c’è da dire a riguardo? Recuperatevi i film che ho citato all’inizio della review, che meritano davvero, mentre questo Io ballo da sola, come anche vari altri della filmografia del regista di Parma cestinateli, a meno che non siate anche voi dei vecchi arrapati.

 

Voto: 2,5/10.

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