Espandi menu
cerca
Jane Eyre

Regia di Franco Zeffirelli vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Aquilant

Aquilant

Iscritto dal 9 ottobre 2004 Vai al suo profilo
  • Seguaci 23
  • Post -
  • Recensioni 354
  • Playlist 100
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Jane Eyre

di Aquilant
8 stelle

Esteta dell’immagine, portato per la sua sensibile natura di “cantore del bello nell’arte cinematografica” a rappresentazioni pittoriche di squisita fattura, additato talvolta come un creatore di scritture filmiche in grado di dar vita ad affreschi manieristici che restano solamente in superficie, Franco Zeffirelli contribuisce a dare il meglio di sé in trasposizioni letterarie di opere di grande rilievo di cui non sempre, almeno a detta di taluni critici, riesce a cogliere l’intima essenza in grado di fargli rielaborare la materia attraverso il filtro della poesia. Fa sicuramente eccezione questo “JANE EYRE”, ritratto ispirato di una donna di grande bellezza interiore ed illimitata forza d’animo, resa con discreto senso della misura da una Charlotte Gainsbourg calatasi a pieno merito nelle castigate vesti della protagonista di una delle più tormentate storie d’amore della letteratura ottocentesca. Le sue vicissitudini sono descritte con commossa partecipazione e con buona sapienza ritrattistica dal regista senza cedere minimamente a nessun condizionamento morale, evitando di cadere in insidiose trappole che sanno di patetico, specie nella prima parte in cui viene descritta la tormentata infanzia della giovinetta. Il regista ci sottopone una sua versione dell’opera priva di fronzoli ed inutili orpelli, depurandola dei punti morti presenti nel romanzo ed evidenziando con spiccata sensibilità il fermento interiore di Jane ed il ribollire dei suoi sentimenti amorosi nei confronti del tormentato Rochester, a lungo repressi nel profondo del suo animo gentile in virtù di una virginale rassegnazione tipica di chi ha saputo farsi strada nella vita attraverso la sofferenza senza mai venire a compromessi con la propria dignità. Pur sottolineando i momenti culminanti della vicenda con sequenze di alto senso drammatico e di spiccato vigore narrativo che tendono a privilegiare l’atmosfera carica di tensione rispetto al fattore estetico, per il resto il regista non si scosta dalla sua linea abituale, costituita di immagini pittoriche immerse in una luce ricca di chiaroscuri e con un contrasto ben bilanciato in grado di conferire alla figure una buona dose di plasticità. In definitiva un tipo di cinema dal respiro impalpabile del sogno accarezzato dal fuoco della passione, con toni misti di melodramma e cupa tragedia in un’elegante composizione figurativa dall’appassionato flusso narrativo, forse anche lontana dalle corde di chi è avvezzo a vicende dall’occhio rivolto alla realtà dei nostri tempi, ma carica di notevole potere evocativo e privo di qualsiasi ampollosità. Da respirare in silenzio nelle fastidiose notti di vento.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati