Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film
In una grande casa in via di ristrutturazione uno scrittore (Javier Bardem) sta cercando di rimettersi al lavoro contando sull’appoggio della moglie (Jennifer Lawrance), con la quale non ha ancora avuto figli. Improvvisamente, in casa si presenta uno sconosciuto (Ed Harris) che viene fuori essere un suo ammiratore. Lo sconosciuto coinvolgerà la coppia nelle sue faccende personali fin quando il tutto darà luogo a un omicidio. Da lì a poco la situazione degenererà: una folla di ammiratori si presenteranno alla porta distruggendo la casa che diventerà un vero e proprio campo di battaglia, portando a una serie di tragiche conseguenze. Ma mentre lo scrittore accetterà la pazzia con un sorriso sulle labbra come fosse inevitabile, sua moglie darà comprensibilmente fuori di matto.
Aronofsky ci presenta un film surreale dalle tinte horror che stuzzica lo spettatore a cercare significati reconditi dietro il caos - a volte decisamente eccessivo - delle immagini che vengono proposte: si può pensare che la storia sia una lunga allegoria dei rapporti di coppia, ove gli uomini tendenzialmente pensano al successo e alla loro carriera personale, mentre le donne sono più attente a preservare il nucleo famigliare dalle invadenze esterne, che tuttavia appaiono spesso inevitabili. Viene anche in mente la faccia tosta di alcune persone che si intrufolano nella vita degli altri (e quindi anche in casa degli altri) senza alcun rispetto: in questo caso la vicenda può essere vista in chiave paradossalmente ironica. A conti fatti, Madre! è un film che in qualche punto annoia e appare ridondante, ma nel complesso riesce a inquietare e disturbare lo spettatore così come si propone evidentemente di fare. Aronofsky non riesce a sfornare un altro capolavoro come Il cigno nero, ma mantiene comunque il suo cinema a buoni livelli.
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