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Maria Maddalena

Regia di Garth Davis vedi scheda film

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Cast Maria Maddalena

A dirigere Maria Maddalena è il regista australiano Garth Davis, che dopo essersi fatto notare come coregista della serie tv Top of the Lake - Il mistero del lago ha diretto nel 2016 Lion - La strada verso casa, nominato a sei premi Oscar e vincitore di due BAFTA. È stata probabilmente una motivazione inattesa a convincere Davis a prendere il timone di questo progetto. Ha spiegato il regista: "Una delle maggiori fonti di ispirazioni per Maria Maddalena è stata Malala Yousafzai. Qualcosa della sua storia mi ha fatto pensare alle vicende di Maria Maddalena. Dopo un'aggressione dai Talebani, ha vinto il Premio Nobel per la Pace con un discorso in cui perdona i mandanti per le loro azioni. Questo atto di misericordia e di amore riflette in maniera assoluta il cuore di questo film. Quando ho letto la sceneggiatura ho immediatamente ripensato a come questo gesto mi commosse e a come Maria riviva nelle sue parole. Ho sentito un profondo legame con questa spiritualità e questo amore, percependo nel testo una dimensione di umanità molto rilevante. Volevo evitare però di riproporre un qualcosa di già fatto: buona parte dei film di ispirazione biblica sono stati girati nel deserto e c'è una sorta di etichetta che li contraddistingue. Ho lavorato per renderlo unico, rilevante e contemporaneo, evitando tutti gli stereotipi".

Protagonista di Maria Maddalena è l'attrice Rooney Mara, che Davis aveva già diretto nel suo precedente film. Per la Mara, il film le ha aperto gli occhi su un sistema di pensiero che ha rappresentato una parte importante della sua infanzia, come lei stessa ha raccontato: "Sono andata alla scuola cattolica e sono cresciuta con molti preconcetti su questa vicenda e sulla religione in generale. La prima volta che ho letto la sceneggiatura, ho mantenuto uno sguardo molto freddo. Poi ho parlato con Garth e ho capito che tipo di film stava realizzando; mi ha permesso di cambiare prospettiva e alla seconda lettura ho trovato incredibili opportunità nel testo. Ho apprezzato così la volontà di raccontare una versione che non aveva mai visto la luce. Molti altri film su Gesù sono dedicati solo a lui, mentre questo è su Maria Maddalena: il pubblico vedrà le stesse cose che solitamente appaiono nei film biblici, ma lo facciamo attraverso i suoi occhi, in una luce molto differente. Maria Maddalena è conosciuta da molte persone per essere stata una prostituta, che non è assolutamente vero; abbiamo il modo di conoscere le sue origini e comprendere la sua identità. Incontriamo Maria quando ancora vive con la sua famiglia a Magdala e percepiamo come sia molto diversa da tutti gli altri. La sua famiglia, convinta che debba fare ciò che si aspetta da una donna, la spinge a sposarsi e ad avere bambini, considerandola già vecchia per l'età che ha. Maria è riluttante all'idea: ama il proprio lavoro da pescatrice e si sente molto connessa a Dio, in una maniera che non riesce pienamente a comprendere e che vorrebbe approfondire. Si è sempre sentita diversa dagli altri e ha la sensazione di non essere mai stata compresa, così quando incontra Gesù è sorpresa dall'emozione di confrontarsi con qualcuno che parla la sua stessa lingua. È coraggiosa al punto tale di lasciare la sua famiglia e seguirlo".

In tal modo, Maria, Gesù e Pietro iniziano a interagire formando un complesso triangolo. I conflitti di Pietro con Maria per le sue convinzioni, il suo rapporto con Gesù e il suo ruolo nel gruppo sono fra le dinamiche più importanti che il film segue. Mentre Pietro crede che Gesù guiderà a un nuovo ordine mondiale, Maria si concentra sulla spiritualità individuale, perché è da lì che potrà mettersi in moto un cambiamento generale in grado di coinvolgere tutto il mondo. Gesù Cristo ha il volto di Joaquin Phoenix, al fianco di Rooney Mara anche in Don't Worry, mentre Pietro è portato in scena da Chewitel Ejiofor, candidato all'Oscar per 12 anni schiavo.

Il fondamentale personaggio di Giuda è supportato invece da Tahar Rahim, conosciuto per essere il protagonista di Il profeta. Gli autori hanno voluto evitare la stilizzazione classica e piuttosto ritrarre l'uomo da un punto di vista umano e simpatetico. "Non si è mai visto un Giuda come questo. Giuda rimane colui che ha tradito Gesù, ma in questo caso si racconta anche l’essere umano. Tutti avrebbero potuto prendere la sua scelta perché si tratta semplicemente di un uomo di famiglia che adora Gesù ma è anche molto impaziente di assistere al cambiamento. Mi ha fatto pensare all'opera dell’autore israeliano Amos Oz che ha ricostruito Giuda esattamente allo stesso modo", ha spiegato Rahim.