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Tully

Regia di Jason Reitman vedi scheda film

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La recensione su Tully

di Furetto60
6 stelle

Buon lavoro della coppia Reitman-Cody. Straordinaria la prova di Charlize Theron

Marlo, una irriconoscibile, Charlize Theron, ha più di quarant'anni, due figli ,di cui uno "problematico"e un terzo in arrivo, ed è sull’orlo di una crisi di nervi. Totalmente assorbita dal suo ruolo di madre e moglie, presa in particolare dal piccolo Jonah, il cui carattere “particolare” non gli consente di essere accettato a scuola, la sua vita è scandita da un’estenuante routine: svegliarsi spesso nel corso della notte, allattare, scaldare biberon, cambiare i pannolini, preparare i pasti per il resto della famiglia e poi ricominciare, a fianco di un marito forse anche innamorato, ma certamente distratto. Gli occhi di Marlo appaiono spenti, a testimoniare una stanchezza ed una prostrazione profonda, e il rammarico di non essere più la ragazza che era un tempo, i suoi sogni, i suoi desideri, sono stati sacrificati, cosi arriva la depressione post-partum, la crisi coniugale e la perdita della sua femminilità. La nascita del terzo figlio,è la goccia che fa cadere il vaso già traballante,Marlo si ritrova impelagata in un disordine esistenziale, irto di difficoltà organizzative e finanziarie e in preda ad un disfacimento psicofisico , apparentemente irreversibile. Charlize Theron ha dovuto mettere 23 chilogrammi di peso per rendere credibile il suo personaggio. Proprio allora, Il fratello Craig, più benestante, le propone come regalo di maternità una baby-sitter notturna, di quelle che permettono alle neomamme di svegliarsi solo al momento della poppata e riaddormentarsi subito dopo. Inizialmente Marlo è reticente, tuttavia dopo la nascita della piccola Mia, semplicemente devastata e incapace di gestire la situazione, alll’arrivo quasi inaspettato della tata notturna,tira un sospiro di sollievo, è come una manna che cade dal cielo e viene accolta con immensa gioia. Tully si presenta alla porta di Marlo come una novella Mary Poppins. La puerpera  può riprendersi la sua vita,anche se all'inizio fatica ad abituarsi ai modi eccentrici della giovanissima baby sitter, e ai numerosi e rivoluzionari cambiamenti introdotti nella sua consuetudine serale, poi però ci prende gusto, perché Tully non solo risolve quasi magicamente i problemi pratici, ma piano piano rianima alcuni aspetti della sua personalità, caduti nell’ombra. Tra queste due donne separate da una generazione, si sviluppa un rapporto speciale, intimo e confidenziale

Il film presenta alla regia e alla sceneggiatura la coppia Reitman-Cody, che concludono cosi l’ideale trilogia aperta con Juno e proseguita con Young Adult. Tully in alcuni passaggi fa ventilare un epilogo horror, in cui la baby-sitter si appropria della vita di Marlo o magari fa pensare ad una piega morbosa e perversa degli eventi, potrebbe sedurre il marito o addirittura la stessa Marlo, invece il film prende una strada imprevedibile, addirittura commovente. Il finale è una presa di coscienza, costruita attraverso un paziente ascolto, uno scambio di opinioni,una solidarietà costruttivae soprattutto la serenità nell’ accettare ciò che si è diventati, senza rimpiangere ciò che si è perso.

Un buon lavoro, assolutamente realistico, le difficoltà e i disagi della protagonista,li vediamo tutti i giorni stampati sui volti di tante donne, mamme e mogli che si affannano attorno e per la famiglia, piccole e silenziose eroine dei nostri tempi.

 

 

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