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L'albero, il sindaco e la mediateca

Regia di Eric Rohmer vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'albero, il sindaco e la mediateca

di mm40
4 stelle

Pochi personaggi, rari cambi di scenario, quasi nessuna azione: tutta la storia verte sui verbosi, prolissi, interminabili, dispersivi, onerosi dialoghi, che rappresentano inoltre l'unica maniera per sapere qualcosa dei personaggi e della trama. Un pesantissimo macigno, perfino peggiorato dalla scellerata decisione di annullare completamente le musiche: la mossa migliore, se si ha intenzione di far addormentare il proprio pubblico, stordendolo a mazzate di infiniti e spesso vacui, irrilevanti bla bla bla. Tutto questo è un qualsiasi film di Rohmer, incluso naturalmente L'albero, il sindaco e la mediateca; se c'è un elemento di novità (ma innovazione non sia mai, il cinema del regista francese è saldamente incollato ad un minimalismo piatto ed incolore, retrogrado esattamente come la posizione del maestro Marc, che infatti Rohmer difende in ogni modo in questo film), se c'è quindi una novità sta soltanto nel fatto che, per una volta, non si parla di legami sentimentali, ma - blandamente, come di consueto - di politica. Gli schieramenti che si oppongono sono quelli del socialismo brutale, arrivista, progressista ad ogni costo, disposto a modificare l'ambiente circostante pur di migliorare le condizioni di vita; e quello dell'ecologismo che ha a cuore la natura, le antiche tradizioni ed abitudini, la dimensione umana dello spazio. Sembra incredibile che centodieci minuti (!) di pellicola vengano utilizzati per mostrarci il dibattito fra un mucchietto di personaggi a proposito della costruzione o meno di un parcheggio da un centinaio di posti auto: eppure è così, è tutto qui ed il finale con risoluzione sbrigativa ed indolore (non si farà nulla, dichiara in un'ambigua circolare il sindaco, accampando come scusa una non meglio spiegata mancanza di fondi) e canzoncina ecologista a seguire è la dimostrazione effettiva che questo film non ha davvero nient'altro da dire: è solo un'allegrotta (e logorroica) fiaba naturalista. Ma Rohmer ci è o ci fa? Rimangono da salvare perlomeno il casting e le scelte estetiche (interpreti non famosissimi, ma validi, luci il più possibile naturali, anche nei frequenti interni), materie in cui solitamente Rohmer non sbaglia, nonchè la scelta di suddividere i 'capitoli' della lunga chiacchierata (insomma del film) con una serie di 'se non fosse andata così', didascalie che aprono alla considerazione del ruolo del caso nella vita umana (spunto interessante e tralasciato così, senza ulteriori sviluppi). 5/10.

Sulla trama

Il sindaco socialista di un paesino di campagna, ottenuti i fondi statali decide di costruire una mediateca. Il maestro locale, fiero ecologista, non ci sta; una giornalista lo intervista e la stampa dà risalto alla notizia; il sindaco si vede così costretto a rinunciare all'importante novità che avrebbe potuto finalmente svecchiare il paesino.

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