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Super Mario Bros

Regia di Rocky Morton, Annabel Jankel vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Super Mario Bros

di axe
7 stelle

I fratelli Mario e Luigi, idraulici di Brooklyn, girano tutta New York riparando tubature. Non è un lavoro che li rende ricchi; sono in costante difficoltà nel pagare l'affitto e non possono permettersi un nuovo furgone, che spesso si rompe lasciandoli a piedi. Soffrono per la concorrenza di una società molto più grande che fa capo a Scapelli, un losco uomo d'affari dai molti interessi. Tra essi c'è la speculazione edilizia; in un suo cantiere nei pressi del ponte di Brooklyn è stato scoperto un gran numero di ossa di dinosauri. Pertanto i lavori sono stati bloccati per consentire ulteriori rilievi di cui si occupa Daisy, giovane e grintosa ricercatrice. Il caso porta i fratelli Mario ad incontrare la ragazza. Tra Luigi e Daisy nasce immediatamente simpatia; il corteggiamento è bruscamente interrotto dall'azione di due tipi strambi, che rapiscono Daisy trascinandola nelle profondità della cavità scoperta sotto il cantiere ... ed oltre, all'interno di un varco dimensionale. I fratelli Mario li seguono, finendo in un mondo parallelo nel quale i dinosauri non si sono estinti a causa di un meteorite che avrebbe colpito il nostro pianeta milioni di anni fa, bensì evoluti. Hanno acquisito sembianze umane, ma rimangono pur sempre rettili; il loro sovrano, il dispotico Koopa, medita l'unificazione tra le due dimensioni, con conseguente estensione del suo dominio. Ma per riuscire ha bisogno di un oggetto in possesso di Daisy, la quale, nonostante le (gradevoli) apparenze, appartiene alla dimensione - ed alla specie - dei dinosauri. Il primo prodotto cinematografico ispirato ai videogiochi della nota saga Nintendo, il cui protagonista è l'idraulico di origine italiana Mario, risale al 1993 ed è diretto dai britannici Rocky Morton ed Annabel Jankel. Il ritmo, inizialmente blando, prende quota rapidamente, nel momento in cui lo spettatore giunge, insieme ai protagonisti, nella dimensione di Koopa, un mondo fantastico ricostruito secondo canoni vagamente "cyberpunk", ove il crudele rettile in forma umana ha preso il potere, scalzando il legittimo sovrano, e reprimendo il dissenso. Il dittatore ha l'arma della de-evoluzione, mediante la quale può far regredire un cervello, e, di conseguenza il corpo di un individuo, trasformandolo in una forma di vita che l'ha preceduto nella scala evolutiva. L'arma può essere utilizzata anche al contrario, incrementando l'intelligenza del bersagli; è quello che farà Koopa nei confronti dei suoi stolidi nipoti, gli stravaganti individui inviati nella dimensione "umana" alla ricerca di Daisy e successivamente incaricati di rintracciare i fratelli Mario. Apprendiamo che Daisy è la principessa della "terra dei dinosauri" ed era stata trasportata nella nostra dimensione, ancora in fasce, dalla madre, intenzionata a proteggerla dalle macchinazioni di Koopa e della sua infida segretaria-amante, Lena. Insieme alla bambina, adottata in un istituto religioso, giunse a New York anche un frammento del meteorite che, cadendo sulla terra, causò la "divergenza dimensionale". Inserendo tale scheggia nella grande pietra del meteorite, Koopa potrebbe "sovrapporre" le due dimensioni; riesce, ma l'unione, grazie all'azione dei nostri eroi, dura poco. La trama di questa "riduzione" (non è il termine esatto, si dovrebbe piuttosto utilizzare "ampliamento") cinematografica è assai complessa; scenografie, costumi, dettagli sociali molto fantasiosi; tratteggiano un mondo alternativo, caotico, sovrappopolato, costituito da alcuni quartieri centrali di New York circondati da un immenso e sterminato deserto. I veicoli si muovono grazie all'energia elettrica, sono dotati di navigatore ... e corazzati, poichè è normale che si scontrino tra loro. Il quartier generale di Koopa è ubicato all'interno di una delle Twin Towers, tra stanze le cui pareti ricordano gli sfondi dei livelli dei giochi di Mario. In realtà, i legami con la saga videoludica non sono poi molti. Probabilmente ciò deluse le aspettative di molti fan, contribuendo alla negatività dei giudizi di cui fu oggetto quest'opera. Dopo aver visto il cartone animato dedicato al celebre idraulico, ho pensato che potesse essere interessante un confronto con la vituperata "esperienza" precedente. Il film del 2023 è interpretato da attori in carne ed ossa di un certo livello - Bob Hoskins è Mario; Dennis Hopper è Koopa; John Leguizamo è Luigi; Samantha Mathis è Daisy (e non Peach; è stato scelto il nome della principessa del gioco "Super Mario Land") - ed i personaggi hanno un discreto approfondimento. Luigi è un giovane, scapestrato, sognatore, pronto a rischiare pur di aiutare gli altri; il più anziano Mario, che gli ha fatto da padre, è un uomo di mezza età, un po' disilluso, ma anch'egli estremamente altruista e pronto all'azione. Insofferenti ai soprusi, i fratelli Mario  si schierano istintivamente a difesa di Daisy, la quale prende lentamente coscienza del suo passato e del suo ruolo di principessa. L'antagonista è il malvagio Koopa, tiranno del suo popolo - per il quale è "onnipresente", essendo il suo nome ovunque - ed intenzionato ad estendere il suo potere nella "dimensione parallela". Il ritmo è buono, l'azione frenetica, i toni, con qualche eccezione, da commedia. I dialoghi sono curati e ricchi di battute. Oggi, fare un buon film ispirato ad un videogioco, è relativamente semplice; si porta su schermo una storia già ben definita e probabilmente connessa a temi di una certa complessità, con personaggi caratterizzati in ogni dettaglio. Nel 1993, i videogames - con alcune eccezioni, esempio avventure testuali o grafiche, rpg, etc. - complici le minori risorse tecniche a disposizione, lasciavano molto all'immaginazione del giocatore. I titoli di punta per la saga di Mario, erano, per lo più platform bidimensionali, di ottima qualità, ma non in grado di "indirizzare" uno sceneggiatore. Il quale ha avuto mano libera, realizzando un'opera che sembra ... puntare altrove; vive infatti di "vita propria", avendo ben poco in comune con le atmosfere del gioco. Inoltre, per scene - qualche sequenza un po' cruenta; situazioni particolari - il film non è per bambini; può, però, risultare troppo infantile per gli adulti. Anche per questo motivo, immagino, non è stato apprezzato. Io, consapevole delle difficoltà insite nella trasposizione dello spirito dell'opera ispiratrice, l'ho rivisto con molto piacere, apprezzandolo quasi più di un tempo, e ritengo che abbia diritto ... ad una seconda possibilità !

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