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The Saint

Regia di Ernie Barbarash vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su The Saint

di Marco Poggi
3 stelle

Nel tentativo di dare al terzo millennio un nuovo volto al ladro gentiluomo Simon Templar, si testa Adam Rayner, facendolo associare all'attraente Eliza Dushku, in una trama caotica che include rapimenti, furti, fughe dagli agenti dell'F.B.I. e flashback assortiti. Purtroppo anche qui non si riesce a trovare un degno sostituto di Roger Moore.

Nel tentativo di dare al terzo millennio un nuovo volto al ladro gentiluomo Simon Templar, questa produzione testa l'inglese Adam Rayner (bello, inglese e con la barba incolta), facendolo associare all'attraente Eliza Dushku,, in una trama caotica che include rapimenti, furti, fughe dagli agenti dell'F.B.I. e flashback assortiti. Purtroppo anche qui non si riesce a trovare un degno sostituto di Roger Moore, il quale, prima di morire, si concede un ultimo breve cameo visivo per benedire il passaggio di testimone fra lui e Adan Rayner (più che una benedizione, quella di Moore, pare una maledizione, dopo di lui, infatti, gli altri interpreti del personaggio di Leslie Charteris hanno sempre floppato alla prima, o hanno vivacchiato per un anno in tv). Ian Ogilvy, il Simon Templar della sfortunata serie tv del 1978, non convince nel ruolo del cattivo. Insomma, tirando le somme, questo nuovo Santo prova a mescolare il vecchio avventuriero di Roger Moore con il ladro alla Fregoli di Val Kilmer, visto nello sfortunato film del 1997, ma pare più imparentato con Arsenio Lupin di Maurice Leblanc, perché non è nè carne e né pesce, né Santo e né peccatore. Eliza Dushku sfoggia costumi da bagno sexy e una coscia notevole, mentre da istruzioni a Simon via computer in piscina, ma l'idea di una socia fissa per Simon Templar suona come un tradimento, perché fa del personaggio della Dushku una Eva Kant in vacanza da Diabolik. 

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