Espandi menu
cerca
La mélodie

Regia di Rachid Hami vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Joel32

Joel32

Iscritto dal 16 settembre 2017 Vai al suo profilo
  • Seguaci -
  • Post -
  • Recensioni 1
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La mélodie

di Joel32
10 stelle

La Mélodie è un’opera pienamente riuscita, dalla regia sicura e tecnicamente ineccepibile. Questo perché il regista Rachid Hami ha trovato, all’interno del genere.

La Mélodie, presentato alla 74. Mostra del Cinema di Venezia, appartiene al canone più classico dei film musicali ambientati nelle scuole. C’è un professore apparentemente inadeguato ma appassionato e, quindi, talentuoso. Ci sono ragazzi indomabili e indisciplinati ma ricchi di vita ed energia. C’è un obiettivo formativo, un concerto, che sembra impossibile da realizzare. L’incontro tra queste tre linee narrative dà origine all’arco di trasformazione del personaggio che, a dirla tutta, non è neanche troppo difficile da intuire.

 

Eppure La Mélodie è un’opera pienamente riuscita, dalla regia sicura e tecnicamente ineccepibile. Questo perché il regista Rachid Hami ha trovato, all’interno del genere, alcuni preziosi momenti di variazione. Il film non si regge infatti sul classico momento del concerto ma, poco prima, su un piccolo momento di unione tra i personaggi. Il silenzio della tensione prima dell’esecuzione, diventa segno del trionfo del professore di una classe governata dal rumore.

 

Non tutte le trame si chiudono, semmai si riuniscono, in una cena carica di ilarità e, grazie ad un eccellente lavoro di sceneggiatura, colma di verità. Il modo in cui i ragazzi parlano, la fisicità schiacciata del professore, sprizzano il miglior realismo. Non una realtà catturata come tale ma una credibilità delle situazioni che facilita l’immedesimazione. La Mélodie è un film importante per come racconta la marginalità e riesce a ridurre ad una sola immagine, potentissima, la sfida generazionale che ogni nazione ha di fronte. Un bambino senza padre che trova, nella musica, nell’arte, e in chi la insegna, una ragione di vita. Che sale sui tetti di Parigi e impara a suonare una melodia, stagliandosi come figura imponente su un orizzonte che inizia ad appartenergli.

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati