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Yuppies. I giovani di successo

Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film

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La recensione su Yuppies. I giovani di successo

di scandoniano
8 stelle

“Yuppies – I giovani di successo” è un film del 1986 firmato dai fratelli Vanzina che, spremuto come un limone il terrunciello Abatantuono e inaugurato il filone (tragico) di “Vacanze…” natalizie, sperimentano i 4 attori italiani comici, quelli di punta, dell’epoca: Boldi, De Sica, Greggio, Calà. Carlo Vanzina dirige i 4 yuppy, ossia i 4 giovani rampanti degli anni ’80 (ripettivamente notaio, dentista, commerciante di auto e pubblicitario), invischiandoli in storie di sesso, soldi, amicizie e “zingarate” (come le avrebbe chiamate un regista regista), mettendo in scena tutte, ma proprio tutte, le peculiarità dell’Italia del Nord, milanese nella fattispecie, della metà degli anni ’80. Anche i caratteristi (dalla Gusberti a Nicheli – entrambi icone de “I ragazzi della 3^C”, da Corinne Clery fino a Ugo Bologna) sono tipicamente anni ’80 e tipicamente vanziniani, con un occhio all’exploit del biscione berlusconiano e uno alla classe dell’Avvocato Agnelli.
Sul piano prettamente cinematografico il film è una mezza schifezza, con sceneggiatura, dialoghi e situazioni nettamente grottesche, al limite del pecoreccio. Eppure, rivisto a distanza di 20 anni, il film colpisce positivamente per due aspetti: innanzitutto è molto meglio di film corrispettivi del 2000, che siano di Parenti, di Oldoini o degli stessi Vanzina e, last but not least, “Yuppies” è un tremendo mattone tirato dietro la testa di chi rimpiange l’Italia anni ’80: bastano le canzoni (Sandy Marton, Matt Bianco, Propaganda, Modern Talking), ma anche il mito di Agnelli o della Milano da bere. Non si può alla luce di tutto questo, considerare “Yuppies” un cattivo film perché se non è esteticamente un plus per la cinematografia italiana, sicuramente lo è sul piano storiografico.

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