Regia di Guy Hamilton vedi scheda film
Terzo appuntamento con Bond, successo strepitoso e a rivederlo anche oggi se lo merita apertamente, eppure gli anni sono trascorsi, gli effetti speciali sono arrivati al plus non ultras (qui vinse l'Oscar per i suoi effetti) eppure reggono, certo con i dovuti distinguo. La Austin Morris ci fa provare invidia come all'epoca la fece provare agli spettatori; qui cambia il regista che punta molto sull'azione, ma anche sulla sensualità, oltre che delle bambole bondiane, anche dello stesso Connery, che qui riesce a promuoversi credibilmente in un sexy symbol, che ancora oggi regge insossidabilmente. La scena clou è senz'altro quella di Shirley Eaton morta, perchè spalmata di vernice d'oro; da ricordare che nelle promozioni fu sostiuita dalla protagonista Honor Blackman, per motivi di divismo; ma le scene clou ce ne sono diversi, ad inziare dalle paraboliche immagini della prodigiosa Austin alla svestizione di Bond, dalla tuta allo smoking , alla vestizione in piscina con pagliaccetto celeste ed alla scena carica di suspense che fa rischiare a Bond.. non solo la castrazione, con i sospiri dei cuori femminili.
Bond deve affrontare il re del metallo giallo che non guarda in faccia nessuno, pur di essere l'unico proprietario
Canzone che fece un succeso pari al film e che ancora oggi si riconosce,, cantata da Shirley Bassey
Piccolo ruolo ma che rimane nell'immaginario della filmografia di 007, non ebbe una carriera cinematografica equilvalente al lancio
Goldfinger, tremendo e bravo, oltre che ironico, questo ruolo lo condizionò non poco, ma regì sempre in maniera divertita
La pupa quasi nemica, bellissimo personale ma forse volto un po' troppo sfiorito.
Diventò autenticamente glamour, sofisticato, sexy ed elegante, oltre che bravo.
Ha fatto diversi film di spionaggio, fra cui diversi 007, ama cnhe Funerale a Berlino del diretto antogonista Henry Palmer, e nel genere si è dimostrato ottimo.
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