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Amadeus

Regia di Milos Forman vedi scheda film

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La recensione su Amadeus

di supadany
6 stelle

VOTO : 6,5.
Grande il lavoro d’insieme eseguito da Milos Forman che cura con personalità (forse anche troppa) e maestosità la confezione (scenografie e costumi sono di gran fattura) e crea un film(one) lungo, forse troppo per quello che si vede (e trasmette), ed affascinante in tante sue parti, ma con alcune scelte discutibili al seguito che in parte ne minano la consistenza.

Sicuramente un lavoro importante, per quanto non rientri tra le mie preferenze assolute, ma gli otto Oscar (tanti, troppi?) mi sembrano un riconoscimento un po’ eccessivo (anche se sulla parte tecnica c’è poco da dire se non applaudire).

Wolfgang Amadeus Mozart (Tom Hulce) arriva alla corte dell’imperatore d’Austria e qui conosce Antonio Salieri (F. Murray Abraham), musicista di corte, che fin da subito non lo vede di buon occhio, sarà che il suo talento lo mette in secondo piano e che non sopporta i suoi modi di fare dissoluti e poco consoni all’ovattata situazione.

Così cerca di screditarlo, ma anche di impossessarsi del suo ultimo “Requiem”, quando ormai Wolfgang è sul punto di morte.

Il racconto ci viene proposto attraverso i ricordi di un ormai anziano Salieri (già la prima scena della sua cattura l’ho trovata eccentrica e poco azzeccata), ormai rinchiuso in manicomio, che si confida con un giovane prete.

Più che la figura in se di Mozart (che non mi ha trasmesso sensazioni altisonanti se non un fastidio consistente di fronte alla sua risata che batte pura quella di Eddie Murphy, ma almeno lì eravamo in contesti assai più leggeri) quello che colpisce di più di questo film è il suo rapporto con Salieri, soprattutto gli atteggiamenti di quest’ultimo nei suoi confronti, sempre in grande difficoltà di fronte al genio del “rivale” che lo fa sentire inferiore.

Per il resto il film vola alto quando la musica si erge a protagonista (accompagnata da coreografie imponenti), il che per fortuna capita di sovente, mentre funziona molto meno bene nei frangenti più intimi (il rapporto col severo padre non è male, quello con la moglie non offre granchè) e trova, per l’appunto, momenti anche sottili quando Salieri irrompe sul campo d’azione di Mozart.

Infine risultano notevoli le scene finali (la morte di Mozart e la panoramica del manicomio dove Salieri è ormai rinchiuso), peccato che il film mi sia parso un po’ annacquato da una lunghezza eccessiva e da toni a volte un po’ (inutilmente) baldanzosi.

Insomma personalmente lo ritengo un discreto (forse anche buon) film, ma non un capolavoro, dove i pregi sono tanti, ma non mancano nemmeno i difetti, magari secondari (ed anche numericamente nettamente inferiori ai meriti), ma anche un po’ irritanti.

Su Milos Forman

VOTO : 6,5.
Dal punto di vista tecnico c'è poco, o nulla, da eccepire, dal punto di vista umano invece mi ha lasciato qualche dubbio in più.
 

Su Tom Hulce

VOTO : 6+.
Eccessivo, va bene tutto, ma mi è parso troppo protagonista e sopra le righe.

Su F. Murray Abraham

VOTO : 7.
Ottimo personaggio, sviscerato come si deve e nel quale l'attore ci mette parecchio del suo, smussandone gli angoli caratteriali e proponendo una recitazione sottile, ma decisa sotto tutti i punti di vista.

Su Elizabeth Berridge

VOTO : 6+.
Nel film è la moglie di Mozart, tutto sommato non male, anche se non lascia una traccia poi così forte della sua presenza.

Su Simon Callow

VOTO : 6.
Sufficiente.

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