Regia di Daniele Luchetti vedi scheda film
"Bisogna essere temprati, la scuola è una guerra". Con questa massima velatamente catastrofista il burbero professor Mortillaro (quello per cui molti degli alunni farebbero bene ad andare a zappare la terra) si accinge a partecipare agli inevitabili scrutini (salvo cercare di sabotarli con il più classico degli allarmi bomba). Con questa massima, tra alunni costantemente indisciplinati ed altrettando indisciplinati insegnanti, si riassume buona parte del leitmotiv che anima una dei migliori film di Lucchetti, a volte forse troppo macchiettistico ma onesto e sincero nel descrivere un mondo parallelo dove, oltre alle dinamiche più schiettamente didattiche, nascono e muoiono amori (o non vengono assecondati), si creano amicizie ed invidie, si passa buona parte del proprio tempo con gli alunni che "ne escono ancora giovani, mentre noi insegnanti usciamo da qui che siamo già vecchi". Un microcosmo di umanità e cinismo, di spirito di sopravvivenza e consapevolezza di avere un ruolo importante ma spesso frustrato nelle proprie aspettative. Un buon film, abbastanza veritiero e con un cast in piena sintonia, su cui spicca un ottimo Silvio Orlando perfettamente immedesimato nella parte.
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