Regia di Roberto Benigni vedi scheda film
Tre anni dopo Johnny Stecchino, Roberto Benigni ritorna a proporre una commedia degli equivoci dove un uomo buono ma ingenuo viene scambiato per un malvagio. Questa volta abbiamo a che fare con Loris un uomo che vive da solo in un appartamento, passa le proprie giornate a studiare il cinese per poter trovare posto all'interno di una ditta cinese e a partecipare a riunioni di condominio dove litiga con l'amministratore per via dei nani da giardino. Ovviamente anche Loris ha combinato qualche piccola marachella nella sua vita, nulla a confronto con l'accusa che gli viene mossa di essere un maniaco sessuale omicida. La polizia dopo una serie di esilaranti equivoci gli metterà alle calcagne una solerta poliziotta che scoprirà il vero maniaco, ovvero il professore di cinese. Come ho avuto modo di dire in precedenza i film di Benigni dietro le gag comiche nascondono un messaggio sul quale riflettere: in questo caso si parla della caccia alle streghe nei confronti dei ''predatori sessuali'', in questi casi infatti l'ignoranza, il pregiudizio, gli stereotipi, i luoghi comuni, la mentalità ottusa, borghese e provinciale porta ad individuare nelle persone sole, emarginate, tagliate fuori dalla società i possibili responsabili. Una persona bella, ricca, simpatica ben inserita all'interno della società non può invece essere sospettata. Noi stessi abbiamo non acettiamo che chi ci stringe la mano in chiesa la domenica mattina possa magari essere un poco di buono. Abbiamo bisogno d'individuare subito i cattivi. Per questo ''gli scarti'' di una società dove i deboli vengono stritolati diventano capri espiatori. I veri responsabili invece magari pedofili membri dell%2
Loris uomo buono e sensibile, per una serie di equivoci viene scambiato per un maniaco sessuale.
Gag esilaranti a ripetizione, che volete di più; ma sopratutto satira sociale nei confronti dei benpensanti moralisti ed ipocriti.
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