Espandi menu
cerca
Frank Costello faccia d'angelo

Regia di Jean-Pierre Melville vedi scheda film

Recensioni

L'autore

steno79

steno79

Iscritto dal 7 gennaio 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 239
  • Post 22
  • Recensioni 1668
  • Playlist 106
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Frank Costello faccia d'angelo

di steno79
10 stelle

Voto 10/10 Probabilmente il capolavoro di Jean-Pierre Melville e uno dei vertici assoluti del "polar" di stampo francese. Introdotto da una falsa citazione del Bushido, il Libro dei Samurai, è un film che tende all'astrazione, con una regia stilizzata e antirealistica, atmosfere da tragedia fatalista e un Delon perfetto nel suo ruolo di killer freddo e sconfitto dalle circostanze della vita, una sorta di samurai moderno calato in una solitudine disperata da cui nulla può più risollevarlo. Ha influenzato diversi registi come John Woo in The killer, ma anche Martin Scorsese gli ha reso omaggio in The departed dando lo stesso nome al personaggio di Jack Nicholson (Jeff Costello e non Frank, come nello stupido titolo italiano). Lo stile depurato e implacabile della regia merita i maggiori elogi, ma bisogna seriamente apprezzare anche la costruzione narrativa, con sequenze coinvolgenti come l'inseguimento della polizia nella metropolitana nel sottofinale. Magistrale fotografia del veterano Henri Decae e puntuale colonna sonora di François Roubaix, con pochi ma significativi interventi musicali. E' un film dal fascino in qualche modo enigmatico, poichè non chiarisce mai del tutto le motivazioni dei personaggi, ma in cui si ritrova quell'aspra moralità che aveva caratterizzato il precedente e altrettanto memorabile "Le deuxième souffle". Nel cast accanto al bravo Delon figurano il veterano Francois Perier nel ruolo dell'ispettore, svolto con il consueto professionismo, l'affascinante Nathalie Delon che non è soltanto decorativa e la "misteriosa" Cathy Rosier. Tuttavia, è un film di regia e d'autore al cento per cento, l'espressione più compiuta del talento di un regista schivo e perfezionista che dette molto al cinema europeo degli anni Cinquanta e Sessanta.

P.S. Un particolare ringraziamento all'utente Inside Man, grande fan di Melville nonchè acuto recensore, che mi ha convinto a vedere questo film. Adesso però dovro vedere pure "Le cercle rouge", appena mi capita

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati