Regia di John Glen vedi scheda film
Anche volendo ignorare l'età un po' troppo avanzata di Roger Moore per ricoprire il ruolo di James Bond, questo “Octopussy” è dotato di una sceneggiatura talmente barocca da risultare davvero stancante. Molto bello il motivo musicale.
Lo scorso inverno ho viaggiato insieme alla mia fidanzata a Udaipur, India nord-occidentale. E bene, praticamente in ogni guest-house, bar e pensione della città si proiettava ogni sera alle 19,30 il film “Octopussy”. Incuriosito, ho chiesto a cosa si dovesse tale peculiare costume, e la risposta è stata che il film era stato girato per l'appunto a Udaipur, 'La Venezia d'Oriente'. Non mi riuscii in quei giorni di infilarmi in nessuno dei suddetti locali in cui lo proiettavano (non alle 19,30 quanto meno, e il perché assolutamente tutti lo proiettassero alla medesima ora non sono riuscito a scoprirlo) ma sono finalmente riuscito a vederlo ieri sera, e devo dire che non mi è sembrato certo uno dei migliori 007 della storia. Anche volendo infatti ignorare l'età un po' passatella di Roger Moore, la sceneggiatura risulta di un barocco da competizione persino per gli standards della serie di James Bond, e l'insistitissima pubblicità della Seiko è stancante. Molto bello il motivo musicale (a firma John Barry), nonché la canzone dei titoli “All Time High” cantata da Rita Coolidge. Altamente spettacolari la scena con Bond che insegue il treno avanzando con la Mercedes senza pneumatici sui binari e quella sull'aereo nel finale. Particina anche per il campione di tennis indiano anni '70 Vijay Amitraj che non a caso prende a racchettate i nemici nella scena dell'inseguimento fra autorisciò. Ma nel complesso resta uno 007 di seconda categoria.
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