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F. T. W. - Fuck the World

Regia di Michael Karbelnikoff vedi scheda film

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La recensione su F. T. W. - Fuck the World

di Donapinto
4 stelle

Ennesimo ruolo "maledetto" per uno dei divi hollywoodiany più controversi degli ultimi decenni. Bello e dannato, Mickey Rourke ha dato vita negli anni 80' a personaggi spesso ambigui, solitari, violenti, tormentati ed eccessivi, come lo sbirro nevrotico de L'ANNO DEL DRAGONE, il poeta alcolizzato del bukovskiano BARFLY, il criminale psicopatico di ORE DISPERATE, senza dimenticare il tamarrissimo (oltre che ridicolo) miliardario voyeur del patinatissimo soft-core ORCHIDEA SELVAGGIA, giusto per fare qualche titolo. Purtroppo per lui, negli anni 90' la sua stella ha cominciato a smettere di brillare, causa uno stile di vita eccessivo dovuto ad abusi e  relazioni coniugali tormentate, tanto da arrivare a interventi di chirurgia plastica ed estetica che ne hanno deformato la fisionomia. Diretto da un anonimo regista e sceneggiato dallo stesso Rourke, F.T.W.-FUCK THE WORLD e' una pellicola che mischia senza alcuna originalità road-movie, noir e western, in una love-story autodistruttiva e senza speranza. Rourke interpreta Frank T. Wells, un ex campione di rodeo che ha appena finito di scontare una ingiusta condanna a 10 anni per omicidio colposo, col solo desiderio di reinserirsi in società e rigare dritto. Il fato gli fara' incontrare Scarlett Stuart (Lory Singer) una ragazza irrequieta e dal grilletto facile, ricercata dalla polizia per una sanguinosa rapina in banca in cui hanno perso la vita suo fratello e alcuni poliziotti. Tra i due esploderà un amore passionale impossibile, in quanto Frank ama il rodeo, i cavalli e la libertà, mentre Scarlett sembri non riuscire a lasciarsi alle spalle una vita violenta causatagli anche dagli abusi del fratello psicopatico e incestuoso. Trionfo dei luoghi comuni, con un Rourke che interpreta un personaggio più equilibrato rispetto ai precedenti, ma assolutamente stereotipato, che a tratti ricorda quello del pugile un po' rintronato del troppo sottovalutato HOMEBOY. Tra amplessi contorsionisti in un torrente e crudeli uccisioni, F.T.W. non esce dai limiti del prodotto diretto con mestiere e correttezza, ma al tempo stesso visto già mille volte e anche meglio. Per carità, nulla di inguardabile, ma molto meglio impiegare questi 100 minuti guardandosi magari il sopra citato HOMEBOY o FRANCESCO. Riservato solo ai i fans più accaniti di Rourke.      Voto 5.

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