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Sami Blood

Regia di Amanda Kernell vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Sami Blood

di sasso67
8 stelle

L'anziana insegnante in pensione Christina si reca dalla città della Svezia in cui vive alla località del nord di cui è originaria, dove vivono ancora i suoi parenti, per partecipare al funerale della sorella minore, appena deceduta. L'anziana è restia a lasciarsi coinvolgere dai convenevoli dei parenti e perfino a presentare un decente estremo saluto alla sorella defunta. La donna, in realtà, non si chiama Christina, ma Elle-Marja ed è una Sami, l'etnia che popola la regione transnazionale della Lapponia, che si estende tra Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia. I Sami sono un'etnia che nella civilissima Svezia è stata a lungo, se non discriminata, considerata di livello inferiore, una popolazione da studiare con strumenti lombrosiani, non ritenuta all'altezza psicofisica del resto degli svedesi.

In questo contesto si inserisce la vicenda di Elle-Marja/Christina, ragazzina che, insieme alla sorella minore Njenna, viene mandata a scuola in un collegio per Sami. La giovane è intelligente e ambiziosa e vuole integrarsi a tutti i costi nella società svedese, anche al prezzo di rinnegare le proprie origini. Senza entrare nei dettagli della trama, nel perseguire questa ambizione, si consuma la rottura con la sorella e con la famiglia d'origine, che a sua volta l'ha rinnegata (esplicito, in questo senso, l'invito di sua madre ad andarsene).

Servirà ripercorrere mentalmente la storia di questa vita, durante la notte della veglia funebre di Njenna, affinché Christina possa ritornare ad essere Elle-Marja e quindi anche riconciliarsi con la propria cultura di origine.

Sami Blood è un film interessante, diretto con polso fermo e senza mai indulgere a superflui sentimentalismi da una donna (la svedese Amanda Kernell, di origine Sami per parte di madre), che fa luce su una etnia assai poco conosciuta al di là del folklore babbonatalizio: è un popolo che ha vissuto - e forse ancora vive - in condizioni dure, in una natura non molto benigna, con un'economia in gran parte dipendente dalle renne e non è un caso, infatti, che Elle-Marja un giorno sia stata marchiata da alcuni ragazzi svedesi con il taglio di un pezzetto d'orecchio, proprio come si fa alle renne.

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