Regia di David F. Sandberg vedi scheda film
Le origini della bambola demoniaca Annabelle già vista in un episodio di The Conjuring, in un horror poco originale ma di buona fattura.
Un gruppo di orfanelle accompagnate da una giovane suora viene ospitato nella casa di campagna di un artigiano di bambole e di sua moglie, colpiti dodici anni prima dalla tragica scomparsa della loro unica figlia. Sull’abitazione aleggia però una presenza malvagia intenzionata a vendicarsi per essere stata rinchiusa anni prima.
Secondo capitolo dello spin off tratto dalla mini saga horror di James Wan The Conjuring, ispirata alle vicende dei coniugi Warren cacciatori di demoni, nonché sequel e prequel allo stesso tempo del primo Annabelle (2014), lungometraggio ispirato alla bambola posseduta da uno spirito demoniaco e responsabile di una serie di incidenti mortali, questo film vuole ripercorrerne le origini, approfondendo dunque tutto ciò che era stato solo accennato in precedenza.
E la sceneggiatura riesce in maniera piuttosto soddisfacente ad assolvere il suo compito, raccontando una storia che, seppure a tratti sappia di già visto e alla fine risulti anche piuttosto scontata, non manca di intrattenere a dovere, dosando con opportunità spaventi e suggestioni, oltre a qualche colpo di scena. Forse, come già accaduto anche in altri film di questa sorta di saga, c’è un accumulo eccessivo di effetti speciali proprio nei minuti finali, che inficia un po’ la costruzione della tensione portata avanti in precedenza alla vecchia maniera, solo attraverso ombre, suoni e inquadrature, risultando tra l’altro anche meno spaventevole.
Nell’insieme un buon prodotto di intrattenimento di genere rivolto soprattutto agli amanti di questo filone filmico.
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