Espandi menu
cerca
Philadelphia

Regia di Jonathan Demme vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Lina

Lina

Iscritto dal 28 ottobre 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 117
  • Post 8
  • Recensioni 1162
  • Playlist 15
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Philadelphia

di Lina
8 stelle

"Da bambino ti insegnano che i finocchi sono strani, i finocchi sono buffi, i finocchi si vestono come la madre, che hanno paura di battersi, che sono un pericolo per i bambini e che vogliono solamente entrarti nei pantaloni" questa frase proferita dall'avvocato Joe Miller ad Andrew Beckett riassume più o meno la tematica del film, che si basa sui pregiudizi nei confronti degli omosessuali. I presupposti ed i risvolti sono drammatici perchè hanno per protagonista Andrew, un giovane avvocato che ha l'aids, licenziato dal suo datore di lavoro non solo per la malattia che lo ha colpito, ma soprattutto per avergli nascosto per diverso tempo d'essere omosessuale. Andrew però lo aveva fatto per timore di essere visto in maniera differente come infatti s'era verificato ed intenta una causa con l'accusa di discriminazione, vincendola poco prima di morire. Dunque la trama ha spunti molto profondi, spesso psicologici e si muove a lungo nei dintorni del processo in questione, illustrando significativi scontri verbali tra avvocati (memorabile ed incisiva è soprattutto la scena in cui Miller chiede al suo assistito di sbottonarsi la camicia per dimostrare alla sua antagonista, ma anche alla giuria, che i segni della sua malattia, erano sempre stati ravvisabili eccome) e concentrandosi soprattutto sulla sofferenza, ma anche sulla genuinità di Andrew, che nonostante tutte le difficoltà, non perde mai il sorriso. Tutto questo si rivela fortemente coinvolgente, ma in parte anche miratamente straziante, deprimente e malinconico, tuttavia mai piatto e banale come può sembrare perchè il film, non mira ad essere il solito film di denuncia che sfrutta la consueta e ruffiana morale proferita decenni orsono da Albert Einstein per primo: "è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio", ma mira più che altro a ritrarre la società odierna per quella che è realmente, una società ipocrita i cui membri ripetono spesso a cantilena di non essere prevenuti, che per loro non fa differenza se una persona sia omosessuale o meno, senza però crederci veramente fino in fondo. Siamo tutti bravi a dichiararci tolleranti, ma quanti di noi poi in verità, quando hanno visto o frequentato degli omosessuali, non hanno tirato fuori almeno una volta o anche di più nella vita, i soliti nomignoli offensivi nel parlare di loro o nel descriverli? E quanti di noi possono permettersi di dichiarare di non aver mai riso, neppure mezza volta, della loro natura o condizione psicologica? Invece spesso, quando qualche film li prende in giro mostrando i tipici luoghi comuni che li riguardano, ridiamo in molti. Il pensiero generale della società è esattamente quello espresso dall'avvocato Joe Miller nelle frasi succitate prima ed è inutile negarlo. Questo film quindi mostra il lato più drastico del pregiudizio sull'omosessualità: arrivare a privare una persona del suo lavoro perchè ritenuta inadeguata ed inferiore in base al fatto che va a letto con persone del suo stesso sesso. Tutti sappiamo cosa sia il pregiudizio, ma in pochi ammettiamo di sentirlo radicato nelle vene anche se magari talvolta inconsciamente. La trama in questo caso però, ci mostra che alla fine, anche l'avvocato Miller pian piano rivaluta le proprie convinzioni conservatrici e si rende conto di quanto possano rivelarsi crudeli ed ingiusti tutti quei preconcetti che portano la società ad emarginare e degradare tutti quei soggetti di cui non condiviamo usi e costumi. L'abilità nel lavoro e l'intelligenza di una persona non può certamente essere giudicata in base alle sue preferenze sessuali, eppure è così che succede spesso in molti casi. Tante persone sono convinte di essere migliori di altri solo per via di come e con chi hanno rapporti sessuali, così come tante persone in tutto il mondo vengono licenziate a causa di pregiudizi inutili e questo film non fa altro che mostrarci per una volta, la vittoria di una di loro. Una vittoria che Andrew purtroppo riesce a godersi per poco tempo sul letto d'ospedale perchè ormai, ha perso soprattutto la possibilità di vivere. Commuove e rincuora però scoprire che non ha perso e che non perderà mai i suoi affetti più importanti: quelli della famiglia, del suo compagno e dell'avvocato che solo grazie a lui sembra aver imparato che non ci sia cosa al mondo più ingannevole del pregiudizio. Un film quindi provvisto di contenuti amaro-dolci che nonostante le sue buone intenzioni, rappresenta soltanto un granello di sabbia in una spiaggia ancora tutta da ripulire.

 

Tom Hanks

 

Intenso, tenero, commovente. Bravissimo.

 

Denzel Washington

 

Ottimo.

 

Antonio Banderas

 

Carino e simpatico nel ruolo del compagno di Andrew, anche se nel film la sua presenza è ridotta a poche apparizioni.

 

La colonna sonora

 

Malinconica.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati