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Fast & Furious 8

Regia di F. Gary Gray vedi scheda film

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La recensione su Fast & Furious 8

di tobanis
5 stelle

E' il solito Fast & Furious: non il migliore episodio, ma neanche il peggiore.

Orbene, la serie di Fast & Furious è un sistema per fare soldi. Un po’ tutto il resto è in secondo piano, o meglio, un po’ tutto il resto è finalizzato a questo. E sul guadagnare, s’ha da dire che la serie, tranne uno o due episodi, non ricordo, ha centrato il bersaglio alla grande.

Un’altra caratteristica di questi film è che sono tamarri, che sono grezzi, che sono gretti, che sono bifolchi. Sempre, nel film, se c’erano due strade, due possibilità, una elegante o anche solo normale, l’altra tristemente tamarra, sempre si è scelta la strada più kitsch.

Altra caratteristica, sono film con tanta tanta action. Film adrenalinici, dove anche negli episodi meno riusciti trovi sempre almeno una scena da ricordare. Altra caratteristica, le stronzate. In tutti i film le stronzate presenti superano ampiamente il livello di guardia, stronzi che galleggiano ovunque, buchi nel tessuto del buonsenso come piovesse, cretinate come se non ci fosse un domani.

I vari film hanno oscillato, tra oneste sufficienze, pesanti insufficienze, fino al settimo, che mi era parso il migliore del mazzo. Con questo ottavo episodio siamo per me su un 5/6, ed è ben presente tutto quanto sopra.

Due scene almeno tra quelle top: la pioggia di auto dal parcheggio (chi l’ha visto lo sa) e Statham al salvataggio sull’aereo. Una scena almeno di pura noia, la corsa delle macchine sul ghiaccio, troppo lunga. La tamarraggine, se così si dice, è presente in tutto il film, la vedi dopo un minuto e non mancherà mai, soprattutto nei dialoghi.

L’azione pure non manca, tra alti e bassi, il film vola nelle sue due orette abbondanti, con ben poche pause. Ci sono anche cose buone, il personaggio di Kurt Russell è molto azzeccato, la Charlize Theron, sempre più bella e sempre più brava, è una cattiva coi fiocchi.

Poi ci sono le cose meno buone, ad esempio Vin Diesel è sempre più imbolsito. Infine le cretinate: in questo film sono al top. Centrale il fatto che Diesel non dice alla squadra perché fa il mona: bastava dire che lo stavano ricattando ed era chiaro a tutti. Ma no, non gli viene in mente, in quei due neuroni che ha nel film. Non parliamo poi di quei coglioni che guidano in mezzo alla gente, sbattendosene del fatto che magari possono tirare sotto uno (ma no, si sa già che nessuno verrà zerbinato); o della base dei buoni super segreta e super sicura che viene violata da due persone due, il ciccione e la figa protagonisti. Ma su questi aspetti non bisogna infierire, questi sono film fatti così e attendersi altro vuol dire non averci capito nulla.

Il film ebbe critiche contrastanti, con alcuni che pure lo promossero; pubblico tiepidino ma più generoso di me, botteghino da paura. A fronte di costi che sono stati mostruosi, da record di costi per un film, gli incassi sono stati altrettanto disumani, rompendo agevolmente il muro del miliardo di dollari di incasso e piazzandosi al momento al 16imo posto tra i maggiori incassi di tutti i tempi (meno però del settimo capitolo, che era costato pure meno). E pensare che il primo della serie, uscito 18 anni fa, che era andato benissimo al botteghino, incassò meno dei COSTI per fare questo film.

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