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T2: Trainspotting

Regia di Danny Boyle vedi scheda film

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La recensione su T2: Trainspotting

di Furetto60
5 stelle

Ordinario e scontato sequel di un film"cult"

Nel 1996, Danny Boyle trasse dal romanzo omonimo di  Irvine Welsh, un film cult destinato a far parlare di se per tanto tempo, molti a torto, lo ritennero addirittura una sorta di "istigazione a drogarsi".Ovviamente si sbagliavano era un lavoro tremendamente "allucinante" e "straniante" talmente "disturbante" da "scoraggiare" chiunque,dotato di buon senso, ad intraprendere la via degli allucinogeni.In un mix originalissimo, si intrecciavano le vicende di quattro personaggi,alle prese con problemi di dipendenza, violenza, microcriminalità,sentimento e  morti paradossali e inquietanti e  al centro protagonista assoluta l'eroina, con tutti i suoi annessi  e  connessi, aveva un passo e un tratto assolutamente originali, soprattutto per il tema trattato. Potente e smodato,estremo in tutti i sensi, con una colonna sonora convulsa e frastornante,perfettamente in linea, con quella storia di tossicodipendenza, fuori dalle righe e dai clichè.Il sequel con lo stesso regista,che riprende la storia dei quattro personaggi, dopo vent'anni,non ha più niente del tono dissacratorio e trasgressivo della pellicola precedente.

Mark Renton torna  ad  Edinburgo,sua madre è ormai morta, mentre suo padre vive da solo nella casa di famiglia, Daniel "Spud" Murphy  è ancora un tossicodipendente sull'orlo del suicidio,salvato in extremis proprio da Mark, Simon "Sick Boy" Williamson vive di espedienti,fa prostituire la sua  ragazza ,per filmare  le sue "gesta erotiche" e poi ricattare gli ingenui depravati,padri di famiglia e notabili, gestendo distrattamente un pub  lasciatogli in eredità da sua zia,Francis "Franco" Begbie,che sta invece scontando una lunga  pena detentiva,scappa con un piccolo trucco,dalla prigione.Si ritroveranno insieme dopo tanto tempo, ma più che una rimpatriata, sarà un duro scontro.La storia che si sviluppa è ordinaria e scontata, priva di  invenzioni e trovate geniali.

Nel complesso, dunque,sembra una scaltra operazione commerciale,a traino del  successo del vecchio  "Trainspotting".

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